Indietro
menu
tanti i pareri negativi

Eolico. Il 4 aprile decisione su Badia del Vento. Confcommercio: si fermi il progetto

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 12 feb 2024 14:40
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Si avvicina l’appuntamento fissato dalla Regione Toscana per il 4 aprile, giorno in cui deciderà se andare avanti oppure rinunciare al progetto “Badia del Vento“, un impianto eolico industriale a Badia Tedalda, in territorio toscano ma a pochi passi dal confine con la Provincia di Rimini, in particolare al comune di Casteldelci.

A rialzare nuovamente l’attenzione è la Confcommercio della provincia di Rimini: “Nonostante i numerosi pareri negativi di enti e istituzioni, a cominciare dal Comune di Casteldelci, continuando con l’Unione dei Comuni della Valmarecchia, la Regione Emilia Romagna e le Soprintendenze di Ravenna-Cesena-Rimini e di Siena-Grosseto-Arezzo, resta grande la preoccupazione – dice il presidente Gianni Indino -. Pareri negativi a cui si aggiungono da molti mesi gli appelli a fermare i progetti da parte delle associazioni ambientaliste romagnole e toscane.

Parliamo di un territorio fragile dal punto di vista idrogeologico, come autorevoli esperti hanno confermato, ma anche un territorio ricco: di storia, di cultura, di natura, di paesaggi, di buon cibo, buon bere e dunque di opportunità di crescita e sviluppo legate al turismo slow. Questa la visione che diamo per il futuro del Montefeltro, di cui l’Alta Valmarecchia è parte integrante, che rischia invece di essere stravolto da un vero e proprio attacco ai crinali. Una visione, questa, che già sta dimostrando la sua efficacia con i numeri, confermati dall’Istat che certifica la crescita del turismo nei Comuni non rivieraschi della provincia di Rimini. Numeri in costante crescita, con quasi 84.000 arrivi e 200.000 pernottamenti l’anno scorso, un record, a fronte dei 13.500 arrivi e 45.000 presenze registrate nel 2000. Percentuali di crescita a tre cifre per alcuni territori che spingono a guardare con grande interesse la chiave di sviluppo turistico-esperienziale per il nostro prezioso entroterra, anche di supporto al turismo balneare, fieristico-congressuale e culturale della Riviera“.

Oltre a quello denominato Badia del Vento, che in caso di parere positivo da parte della Toscana sorgerà a 200 metri da Casteldelci, ci sono altri 8 progetti di eolico industriale in via di discussione tra Marche, Emilia Romagna e Toscana. Pale che vanno dagli 180 ai 200 metri di altezza, veri e propri giganti, per la posa delle quali serviranno strade che consentano il passaggio dei mezzi pesanti, con relativa distruzione di ettari di boschi e pascoli. “È proprio questo ciò di cui abbiamo bisogno? Noi pensiamo di no e confidiamo in un ripensamento della Regione Toscana, che tenga conto dei territori confinanti, delle loro peculiarità e delle loro volontà più volte espresse, affinché l’interesse di quartiere non prevalga sul bene comune, con l’obiettivo di preservare un territorio unico e di accompagnarlo verso linee di sviluppo sostenibile“.