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nel momento di incertezza

Ecco il nuovo piano dell’arenile. Spiaggia e lungomare dialogano, piscine per chi accorpa

In foto: la presentazione
la presentazione
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura 7 min
Mer 13 Dic 2023 14:14 ~ ultimo agg. 6 Giu 15:41
Tempo di lettura 7 min

Un piano che mette insieme arenile e lungomare, che punta sulla sostenibilità e l’accessibilità e che agevola i macroaccorpamenti tra più stabilimenti. Sono gli obiettivi del piano spiaggia del Comune di Rimini che comincia il suo iter per arrivare alla sua approvazione presumibilmente alla fine dell’estate 2024, superando così il precedente piano datato 2006 con una variante nel 2011. Tutto questo, spiegano il sindaco Sadegholvaad e l’assessore al Demanio Frisoni, nel momento di massima incertezza per i balneari italiani, con un Governo che “decide di non decidere” sulla Bolkenstein e con una responsabilità che ricade sui comuni: a Rimini si sta lavorando per l’elaborazione dei bandi avendo come riferimento il Decreto Concorrenza del Governo Draghi.

Rimini, ecco il nuovo piano spiaggia. Arenile e lungomare in un’unica concezione

Saranno possibili progettazioni individuali, di microaggregazioni (con un modello di due stabilimenti e un chiosco) e di macroaggregazioni. Le macroaggregazioni avranno diversi incentivi come la possibilità di realizzare piscine in spiaggia, amovibili e con pareti in teli di materiali sostenibili (possibilità per chi ha un fronte di almeno 300 metri). Le spiagge libere aumenteranno da 14 a 26 con un aumento del 37% di lunghezza complessiva. Altro obiettivo, avvicinare i chioschi alla passeggiata senza aumentare i volumi per renderli fruibili anche oltre l’estate.

Nel piano dell’arenile rientreranno anche il triangolone del porto e l’ex colonia Enel a Marebello che l’Amministrazione Comunale (proprietaria di parte dell’area, il resto è di proprietà della curatela) intende acquisire e demolire per creare nuove funzioni.


La scheda del nuovo piano spiaggia (dall’Amministrazione Comunale di Rimini)

Cronistoria Il nuovo piano dell’arenile è uno strumento di pianificazione inserito nella cornice dell’Accordo Territoriale del Parco del Mare sottoscritto tra Comune, Provincia e Regione nel 2020 con l’obiettivo generale della riorganizzazione del lungomare a favore della pedonalità e della ciclabilità per permettere la continuità fra la spiaggia e la fascia a monte.
Questo nuovo piano arriva a dodici anni dall’ultima revisione dello strumento urbanistico (2011), introdotto per la prima volta nel 2006, a seguito dell’entrata in vigore della legge regionale che attribuisce ai Comuni le funzioni di programmazione e gestione delle spiagge. Prima di allora la spiaggia era disciplinata dal “piano particolareggiato dei servizi dell’arenile”, approvato nel 1980 per rispondere all’esigenza di una regolamentazione urbanistica che disciplinasse le infrastrutture da installare sulla spiaggia e per una migliore funzione dei servizi.

Le novità E’ l’integrazione tra spiaggia e waterfront la vera novità contenuta in questa proposta di piano dell’arenile. Per le aree complementari all’arenile si prevede prima di tutto il completamento del Parco del mare nelle aree già trasformate o in corso di trasformazione attraverso progetti di opera pubblica. 
L’elemento innovativo è rappresentato da quello che viene definito “parco attrezzato” che include le aree delle piazze, pensate come elemento di ricucitura tra città e arenile e luogo prioritario di ingresso alla spiaggia.

Più spiagge a fruizione libera Uno degli obiettivi del piano è quello di incrementare le spiagge in forma libera e stimolare nuove modalità di viverle. Sono quindi individuate sia a nord sia a sud nuove ‘piazze del parco del mare’, spiagge di libera fruizione che possono ospitare diverse funzioni e che si propongono come varchi naturali tra il mare e l’infrastruttura verde urbana. Le spiagge a libera fruizione passeranno dalle attuali 14 a 26, con un aumento del 37% del fronte lineare rispetto alla situazione attuale.

Ex colonia Enel e Triangolone Tra le “piazze” individuate dal piano c’è l’area dell’ex colonia Enel: l’amministrazione procederà all’acquisizione dell’area, in parte interessata dal progetto di riqualificazione del Parco del mare (tratto 7) per poi procedere alla demolizione del manufatto edilizio esistente per creare uno spazio pubblico capace di integrare la spiaggia con la città costruita.
Altro spazio strategico per il completamento del parco urbano è quello del Triangolone. La trasformazione è affidata all’intervento pubblico e sarà orientata alla riprogettazione degli spazi e la realizzazione di attrezzature di servizio per funzioni sportive, ricreative, di spettacolo, culturali di pubblico esercizio).
Nel piano spiaggia sono previsti nuovi accessi pubblici al mare, in continuità con quanto già fatto con la passeggiata a mare in Piazza Kennedy. Le restanti piazze del parco del mare sud (Fellini, Marvelli, Croce, ecc.) quali cerniere urbane e di accessibilità della nuova passeggiata dovranno essere anche elementi di connessione monte-mare.

La spinta alle aggregazioni Il nuovo Piano dell’Arenile si propone di confermare le superfici di progetto del piano vigente (44.414 mq), mantenendo l’attuale numero delle concessioni oggi presenti. L’obiettivo del piano è quello di stimolare una riqualificazione completa dell’arenile attraverso la sostituzione edilizia, promuovendo aggregazione e accorpamenti tra stabilimenti e la riduzione delle superfici coperte, con specifiche premialità differenti a seconda del comparto nord e sud, che si distinguono per conformazione e dotazioni di servizi.
Per la zona sud sono previste tre modalità attuative: intervento singolo, microaggregato (due stabilimenti e un pubblico esercizio) o macroaggregato (più stabilimenti su un fronte di 300 metri). Pur salvaguardando l’impresa singola, il piano incentiverà le forme aggregative capaci di garantire maggiori vantaggi paesistici (cioè più corridoi liberi) e migliori servizi all’utente finale (bar e servizi più ampi).  Per la zona nord sono previste due modalità attuative (intervento singolo, macroaggregato). Sugli stabilimenti privati tra Viserbella e Torre Pedrera, dove è evidente una maggiore carenza di pubblici esercizi stagionali si prevedono possibilità di dotare gli stabilimenti di piccoli chioschi bar.  Per la zona di San Giuliano il piano assorbe il progetto Atuss (Agenda Trasformativa Urbana per lo Sviluppo Sostenibile), che prevede una serie di azioni di sistema integrate per la riqualificazione dell’ultimo tratto di Porto Canale e dell’area a verde pubblico del Lido San Giuliano.
Sarà mantenuta l’organizzazione dell’arenile per fasce (A zone verdi e servizi di sosta cicli, B servizi: bar, aree per lo sport, ecc, C area destinate all’ombreggio, D libero transito), aggiornandone le caratteristiche per meglio integrarla con la rigenerazione del waterfront.

La sostenibilità La pianificazione dell’arenile avverrà con forte attenzione agli aspetti paesaggistici e legati ai cambiamenti climatici. La pianificazione dell’arenile contempla una forte attenzione agli aspetti paesaggistici e legati ai cambiamenti climatici. La sostituzione delle strutture edilizie si integrerà con interventi ad hoc per mitigare il rischio degli impatti della ingressione marina, così come sono allo studio azioni sul fronte del recupero delle acque per rendere sempre più resiliente la spiaggia. Sempre al fine di garantire una maggiore resilienza, è prevista la possibilità di  ‘sopraelevare’ manufatti e nuovi pubblici esercizi sulla spiaggia rispetto alle altezze attuali, traguardando una quota di sicurezza stabilita dagli studi idraulici sui cambiamenti climatici con proiezione al 2050).

Le piscine Il piano prevede la possibilità di realizzare bio-piscine/giochi d’acqua sulla spiaggia: in accordo con la Soprintendenza saranno posizionabili strutture stabili ma reversibili, che dunque possano essere removibili allo scadere della concessione. L’inserimento di questo servizio sarà possibile solo nell’ambito di una macroaggregazione, perseguendo così un miglioramento riduzione della superficie coperta, allontanamento dalla battigia e incremento della permeabilità visiva.

Nuovo percorso pedonale sul litorale nord Il piano prevede la realizzazione di un Nuovo percorso pedonale sul litorale nord, in corrispondenza di quella porzione di lungomare riqualificato che ha conservato la percorribilità carrabile, in corrispondenza dell’abitato di Viserba. Questo percorso assume un ruolo fondamentale sia per offrire una fruibilità maggiore dell’arenile, sia per recuperare una visibilità del mare dalla spiaggia.

L’iter Con il passaggio in giunta, parte formalmente il percorso di partecipazione aperto agli stakeholder e ai cittadini, che potranno presentare le loro osservazioni. Per favorire la partecipazione, i contenuti del piano saranno nuovamente sottoposti alla Commissione consiliare e alla cittadinanza attraverso iniziative pubbliche. Dopo la raccolta delle osservazioni e l’elaborazione delle controdeduzioni, è prevista l’adozione del piano in Consiglio Comunale, che sarà poi sottoposto ai pareri della Regione e della Soprintendenza. Raccolti tutti i pareri si tornerà in Consiglio per l’approvazione definitiva.

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