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astensione del pd

DDL Guide Turistiche. L'intervento del parlamentare Gnassi

In foto: Andrea Gnassi
Andrea Gnassi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 7 dic 2023 18:01
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Il parlamentare riminese del PD Andrea Gnassi è intervenuto alla Camera sul Ddl Guide turistiche, dichiarando che il provvedimento è utile ma andava qualificato e migliorato. Da qui il voto di astensione del Pd : “Era necessario, ma si poteva fare di più. Il turismo non è aumentato grazie alla Venere e va dotato di una vera e propria politica industriale: gli enti territoriali non sono stati coinvolti. Questo provvedimento, di cui ci siamo occupati anche nella scorsa legislatura, è necessario e auspicato e sta dentro gli obiettivi del Pnrr, però sono mancate e sono state bocciate proposte che sicuramente avrebbero potuto renderlo migliore. Il turismo è un grande settore; contribuisce al 13% del Pil e ha bisogno di un pensiero strategico e di una politica industriale. Non servono slogan e propaganda. Accreditare ad esempio gli aumenti degli arrivi internazionali all’operazione Open to Meraviglia e alla reinterpretazione della Venere di Botticelli come simbolo italiano è roba da spot politico che dura il tempo dello spot”.

In Europa, Francia, Spagna e Italia dopo il Covid aumentano gli stranieri e gli arrivi internazionali perché si è tornati a viaggiare con gli aerei. Ma attenzione, a fine anno alla domanda interna gli italiani colpiti dall’;inflazione si sono spostati di meno. La domanda interna ha sofferenze. Strutturare politiche significa che vanno fatti provvedimenti su ricerca e sviluppo e vanno forniti sostegni alle imprese turistiche e strumenti per la riqualificazione urbana. E non solo sulla promozione. Servono interventi e azioni costanti nel tempo per un’industria potente. Non si sa che fine abbiano fatto i 2,4 miliardi del Pnrr sul turismo, a parte gli interventi ad esempio per le imprese già fatti con il governo Draghi. Le guide turistiche sono parte importanti di una strategia turistica e far sì che possano avere un percorso di formazione e abbiano conoscenza sull’enorme patrimonio artistico, naturale, culturale dei territori italiani in cui esercitano la professione qualifica il turismo e la stessa professione. È una cosa importante che non è stata fatta” ha concluso Gnassi.