Picchiato e derubato al distributore, riconosce i due rapinatori al mercato e li fa arrestare

Ha riconosciuto le due persone che una settimana prima lo avevano malmenato e derubato dello smartphone e di 400 euro in contanti mentre era seduto su una panchina del distributore Tamoil di via Emilia, e senza perdere un secondo ha chiamato la polizia di Stato. E’ così che la vittima ieri (mercoledì) ha fatto arrestare due dei tre rapinatori, un uomo di nazionalità bosniaca e una transessuale peruviana, fermati dalle Volanti in via IV novembre, davanti all’ingresso del Mercato Coperto di Rimini.

Lo scorso 7 settembre il riminese era stato avvicinato dal bosniaco e dalla transessuale mentre si trovava nel distributore. All’improvviso era spuntato alle sue spalle un terzo soggetto, un nordafricano che lo aveva colpito al volto e in varie parti del corpo. Stordito dai pugni, l’uomo si era visto sottrarre il cellulare, i contanti e del tabacco. La refurtiva sarebbe stata consegnata alla trans e al bosniaco, dileguatisi insieme al complice.

Quando ieri due dei tre rapinatori sono stati fermati dagli agenti delle Volanti erano sprovvisti di documenti. Così sono stati condotti in questura dove la vittima li ha riconosciuti senza ombra di dubbio. Visti i gravi indizi di colpevolezza a loro carico e l’assenza di una dimora stabile, sono stati entrambi sottoposti a fermo con l’accusa di rapina in concorso e trasferiti in carcere su disposizione del pm di turno. Ancora ricercato, invece, il nordafricano.

La transessuale peruviana, difesa dall’avvocato Alessandro Coppa, e il bosniaco, difeso dall’avvocato Marco Tarek Tailamun, domani mattina (venerdì) verranno sottoposti in carcere all’udienza di convalida da parte del gip Vinicio Cantarini. In quell’occasione forniranno la loro versione dei fatti.