Prospettive per le Officine Ferroviarie Rimini: atelier per vecchie vetture


Le Officine ferroviarie di Rimini diventeranno una sorta di atelièr dei refitting, per riqualificare e ammodernare le vetture anni ‘80 e ‘90 che serviranno tratte a medio e lungo raggio tra le principali città italiane e località turistiche. E’ quanto emerge dalla nota con cui il Gruppo Ferrovie dello Stato presenta la nuova società FS Treni Turistici Italiani presentata lunedì a Napoli alla presenza anche del vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani. Tre gli ambiti di servizio introdotti dalla nuova società: Lusso, Espresso e Treni Storici e Omnibus–Regionali.
Il primo ambito prevede la trazione dei prestigiosi treni luxury, in primis l’Orient Express – la Dolce Vita, treno di lusso italiano che debutterà a partire dal 2024, e il mitico Venice Simplon Orient Express di Belmond, già operante su itinerari europei. Le Officine riminesi saranno fondamentali invece per i nuovi collegamenti espressi, anche notturni, su tratte a medio-lungo raggio tra le principali città italiane e località di rilevante attrazione turistica. In questo caso infatti gli interventi di integrale riqualificazione e ammodernamento ad uso esclusivamente turistico saranno effettuate proprio a Rimini per la realizzazione di vetture in grado di offrire ambienti di servizio differenziati (carrozze ristorante con cucina espressa a bordo, vetture letto, vetture meeting, bagagliai per trasporto bici, sci e mezzi per la mobilità sostenibile). Infine gli Omnibus-Regionali, garantiranno la circolazione di treni regionali nei week-end, a tariffe vantaggiose, su linee che attraversano territori ricchi di storia, con borghi e aree di interesse paesaggistico e naturalistico, contraddistinte da peculiari tradizioni enogastronomiche e agroalimentari.
FS Treni Turistici Italiani acquisirà gli asset e i rotabili dal parco commerciale di Trenitalia che, a seguito degli interventi di ammodernamento, andranno a costituire una flotta di treni italiani appositamente studiata per le esigenze del turista e che comprenderà anche le vetture del turismo religioso. In una fase successiva, inoltre, la nuova società acquisirà asset immobiliari quali officine per revisioni, allestimenti e interventi manutentivi. Disporrà di personale proprio come macchinisti, capotreno e manutentori, formati secondo i nuovi standard turistici. La nuova società opererà in sinergia con la Fondazione FS Italiane, che rimane quindi proprietaria di un parco di quasi 400 veicoli storici e tutelati, e soprattutto con le Direzioni di Business di Trenitalia: Alta Velocità, Intercity e Regionale e dell’intero Polo Passeggeri del Gruppo FS.
Si stima che nel 2030 i viaggiatori nel mondo raggiungeranno quota 2 miliardi. Gran parte di questi turisti sceglieranno l’Italia, con una crescita dei flussi prevista soprattutto dall’Asia. L’Italia è alla quinta posizione al mondo per numero di turisti con circa 56 milioni di arrivi internazionali nel 2022 e una previsione di oltre 75 milioni di viaggi dall’estero nel 2023. Secondo un recente studio, effettuato dall’Università Bocconi di Milano per conto della Fondazione FS, ogni viaggiatore, a fronte di 1 euro speso nell’acquisto di servizi con treno storico-turistico, spende almeno 1,50 euro e fino a 3,18 euro in beni e servizi offerti dal territorio attraversato: un effetto moltiplicatore che contribuirà a generare ricchezza per le aree interne del Paese.