
“In questo avvio di stagione balneare dobbiamo purtroppo registrare un netto calo delle presenze turistiche“. A dirlo Gianni Indino, vicepresidente di Confcommercio dell’Emilia Romagna con delega al turismo e presidente provinciale riminese. Per Indino il calo non è più imputabile solo ai danni diretti e indiretti dell’alluvione di maggio e riguarda l’intera Italia. “In questo mese di giugno che sta già volgendo al termine si registrano cali di presenze, soprattutto nei giorni infrasettimanali, che toccano punte del 40% rispetto all’anno scorso. Un calo diffuso su tutto il territorio nazionale, dalla Liguria alla Sicilia, dalla Puglia alla Sardegna”. Il vice presidente vede un miglioramento nei prossimi mesi estivi: “Sono convinto, come denotano gli indicatori economici legati al turismo, che andrà meglio nei mesi di luglio e di agosto, ma giugno si è salvato solamente con il turismo mordi e fuggi dei weekend con risultati avari di soddisfazioni per gli operatori”.
Insieme al maltempo e anche a qualche previsione mal centrata va messo tra le cause principali l’aumento dei costi che pesano sulle famiglie italiane: “con un’inflazione a livelli record, rincari a doppia cifra per i beni di prima necessità e per l’energia, tassi dei mutui e dei prestiti alle stelle. Fatti i conti, alle famiglie italiane oggi rimangono due stipendi in meno e le risorse che erano abitualmente destinate alle vacanze sono venute meno perché difficili da ricavare dal bilancio familiare”.
Le speranza sono anche nelle misure attese dal Governo: “Grande importanza avrà l’azione del governo per fare rimanere più soldi nelle tasche dei lavoratori, tra cui la decisione di dare seguito al taglio del cuneo fiscale. Una misura su cui Confcommercio ha insistito tanto portando la proposta su tutti i tavoli istituzionali, fino a quelli nazionali dove ora ha finalmente trovato ascolto. Auspichiamo che non intervenga nessuna titubanza e che il taglio del cuneo fiscale divenga presto una misura concreta e strutturale”.
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