Indietro
menu
al via il processo

Femminicidio di via Rastelli, il piccolo affidato alla nonna materna

In foto: il cadavere trasportato fuori dall'abitazione (foto Migliorini)
il cadavere trasportato fuori dall'abitazione (foto Migliorini)
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 5 giu 2023 15:27 ~ ultimo agg. 6 giu 13:47
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Si è svolta questa mattina davanti alla Corte d’Assise di Rimini la prima udienza dibattimentale per il femminicidio di Cristina Peroni, la 33enne romana uccisa il 25 giugno del 2022 nell’appartamento di via Rastelli a Rimini, con 51 coltellate e 14 colpi di mattarello (vedi notizia), dall’ex compagno Simone Benedetto Vultaggio, riminese di 47 anni, a processo per maltrattamenti in famiglia e omicidio pluriaggravato.

Vultaggio, difeso dall’avvocata Liana Lotti del Foro di Rimini, è comparso in aula dove ha ricevuto l’abbraccio della madre e del padre. Il suo legale ha chiesto per il 47enne una perizia psichiatria, che però il presidente della Corte, Fiorella Casadei, ha respinto. L’imputato, che all’epoca dei fatti era seguito dal Centro di salute mentale di Rimini, è stato riconosciuto in grado di intendere e volere al momento del femminicidio, anche se in un secondo momento ha sostenuto di avere avuto un black out quella mattina e di non ricordare come e quante volte abbia infierito sul corpo di Cristina.

Cristina nelle settimane precedenti al delitto si era allontanata da lui tornando a Roma, intenzionata a lasciarlo, salvo poi fare ritorno a Rimini insieme a loro figlio. Che nel frattempo il tribunale dei Minori di Bologna ha affidato alla nonna materna (la madre della vittima che vive in provincia di Roma) concedendo però ai genitori e alla sorella dell’imputato la possibilità di incontri programmati. Tutore legale del piccolo, che oggi ha quasi un anno e mezzo, è stato nominato l’avvocato Carlo Piccoli del Foro di Cesena. A Vultaggio, invece, che al termine dell’udienza ha fatto ritorno in carcere, è stata tolta la patria potestà. Questa mattina in aula non erano presenti i familiari di Cristina, che si sono costituiti parte civile e sono rappresentati dall’avvocata Elisabetta Gentile del Foro di Tivoli. Calendarizzate le prossime udienze, che si terranno il 18 settembre e il 2, 16 e 23 ottobre.