Indietro
menu
'continuo gioco al ribasso'

ZTL, 'poche idee e confuse'. Bernardi (Viserba che vorremmo): si ascolta chi si lagna di più

In foto: Gabriele Bernardi
Gabriele Bernardi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 16 apr 2023 15:53 ~ ultimo agg. 16:34
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Il cambio di programma annunciato dopo una sola settimana di attivazione della ZTL sul lungomare di Rimini nord (vedi notizia) ha creato nuovi malumori su quelli già esistenti. Il comitato Viserbapuntoeacapo si chiede perché la scelta di limitare la ZTL ai soli fine settimana fino a giugno sia stata limitata solo a Viserbella e Torre Pedrera, Gabriele Bernardi, amministratore del gruppo “la Viserba che vorremmo” e sostenitore della necessità di difendere il lungomare dalla auto si dice invece esasperato dall’ennesimo passo indietro sulla scelta di pedonalizzare il lungomare da parte di un’amministrazione che pare impegnata solo a dar ragione “a chi si lagna di più”.

“Noi siamo molto stufi di questa situazione e di questo continuo gioco al ribasso – commenta Bernardi – Come la pensiamo noi si è capito, come la pensa il comitato Viserbapuntoeacapo e il 90% dei commercianti che lo sostiene anche, vogliono aprire anche in estate? Bene, è ora che ognuno si prenda le proprie responsabilità, noi ce le siamo sempre prese gli altri no. Se non vogliamo più fare turismo e pensiamo che i viserbesi non meritino una passeggiata, andiamo avanti così, è la strada e la ricetta giusta per morire. La abbiamo già testata negli ultimi 50 anni con pessimi risultati, l’importante per noi è sapere chi sono i responsabili. Detto questo l’amministrazione pare molto presa a dar ragione a chi si lagna di più, poche idee e confuse, in un anno siamo passati da un lungomare ciclopedonale ad un lungomare aperto alle auto 8 mesi l’anno, sembra di essere in un film dell’orrore…a volte ritornano.
Abbiamo finito la pazienza e abbiamo capito che non si potrà nemmeno mai essere uniti, abbiamo sempre guardato a Viserba come un insieme di attori, di categorie, abbiamo sempre pensato vivessimo di turismo, invece i soliti guardano solo al loro orticello. Invidio i commercianti che minacciano di andarsene, gli albergatori possono solo chiudere, i cittadini possono solo andarsene a vivere la città da altre parti”.