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Truffa dei bonus, iniziato il processo per il commercialista Francioni

In foto: l'ingresso del Tribunale
l'ingresso del Tribunale
di Lamberto Abbati   
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mar 28 mar 2023 18:14 ~ ultimo agg. 29 mar 13:08
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Ha parlato per tre ore il commercialista riminese Stefano Francioni, finito nel gennaio 2022 nella maxi inchiesta sui ‘Bonus locazioni’, ‘Sismabonus’ e ‘Bonus facciate’ condotta dalla Guardia di Finanza di Rimini e coordinata dal sostituto procuratore Paolo Gengarelli. Una maxi truffa ai danni dello Stato stimata in 440 milioni di euro, il 90% dei quali recuperati dalle fiamme gialle, con 58 indagati in tutta Italia.

Francioni, assistito dagli avvocati Andrea Guidi e Mattia Lancini, questa mattina davanti al gup del tribunale di Rimini per l’inizio del processo con rito abbreviato ha risposto in maniera esaustiva alle domande di accusa e difesa. Secondo il pubblico ministero Paolo Gengarelli, il 42enne professionista riminese aveva piena consapevolezza della falsità dei crediti commercializzati. Per la difesa, invece, i crediti acquistati derivavano da un’unica società con sede a Roma, che all’epoca della cessione era sana. Inoltre Francioni avrebbe tenuto una contabilità scrupolosa con ampia tracciabilità. Le ipotesi di reato a suo carico sono di aver preso parte all’associazione per delinquere che strumentalizzando molteplici società veicolo creava e commercializzava crediti d’imposta inesistenti, generati sfruttando l’agevolazione dei cosiddetti Bonus statali.

Un milione e mezzo di euro il profitto contestato a Francioni dalla Procura, che ha sottoposto a sequestro tutti i suoi beni. La prossima udienza è stata fissata il 30 maggio per la discussione. Poi, probabilmente, ne sarà fissata un’altra per le repliche, dopodiché ci sarà la sentenza. Il commercialista nel frattempo è tornato libero. Le indagini della finanza al momento si sono concluse per 43 imputati, sei dei quali saranno giudicati con rito immediato a giugno a Milano.