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C'era una volta il tunnel.

Quando l'alternativa al ponte di Tiberio correva sottoterra

In foto: come sarebbe stato il tunnel per bypassare il ponte
come sarebbe stato il tunnel per bypassare il ponte
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
sab 11 mar 2023 18:45 ~ ultimo agg. 13 mar 09:42
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Un tunnel lungo 300 metri, alto 5 e largo 11 con 2 corsie fiancheggiate da marciapiedi. Era il progetto pensato nell’ormai lontano 2010 dall’amministrazione Ravaioli per collegare la Circonvallazione Occidentale con viale Tiberio permettendo la pedonalizzazione del ponte di Tiberio. Qualcosa in più di una suggestione, visto che il 26 ottobre di 13 anni fa fu presentato in terza commissione consigliare lo studio di fattibilità realizzato dalla società Antao. L’opera aveva anche un costo stimato: 15 milioni di euro. Il progetto prevedeva che il tunnel, accessibile anche al trasporto pubblico, si imboccasse all’altezza di via Fracassi per passare poi sotto le vie Ceccarelli-Tosi-Olivieri, attraversando in sotterranea il parco XXV Aprile, per emergere al parcheggio Tiberio. In una nota dell’epoca, l’amministrazione tranquillizzava i cittadini spiegando che la realizzazione non avrebbe creato disagi alla circolazione esistente e sarebbe stata compatibile con il progetto di riqualificazione dell’area e di sistemazione definitiva del parco. Assessore ai Lavori pubblici di quella amministrazione era Juri Magrini, che oggi con il sindaco Sadegholvaad ha invece le deleghe alle attività economiche, al bilancio e alla polizia locale. All’epoca spiegava al Resto del Carlino:alla prossima amministrazione lasciamo in eredità un progetto fattibile, non una chimera. Si tratta di un’opera pubblica pura, non di un project o altro, che se appaltata potrebbe essere terminata nel 2014. Proprio per i duemila anni del ponte”.
Le cose sono poi andate diversamente. L’amministrazione Gnassi ha riqualificato l’area realizzando la piazza sull’Acqua e mettendo mano all’intero centro storico ed è arrivata alla auspicata pedonalizzazione del Ponte di Tiberio senza realizzare tunnel ma senza neppure trovare alternative al bimillenario ponte e sacrificando il Rione Clodio e la stretta via Ducale rimasta strada di scorrimento nel pieno di un centro per il resto in gran parte pedonalizzato.
A dire il vero, a frenare il progetto del tunnel è sopravvenuta anche l’impossibilità ad utilizzare un’area in cui è sorta una nuova costruzione. Si sarebbe dovuto quindi modificare in parte il tracciato. Ma l’ipotesi del tunnel era ormai stata definitivamente accantonata.

. http://www.antaoprogetti.com/progetti/tunnel-per-pedonalizzazione-ponte-tiberio-rimini/

La nota del comune di Rimini del 26 ottobre 2010

E stato presentato questa mattina in terza Commissione consiliare Territorio, ambiente e mobilità, lo studio di fattibilità realizzato in collaborazione con la società di ingegneria Antao per la realizzazione del tunnel di collegamento fra la Circonvallazione Occidentale e viale Tiberio. Il tunnel consentirà la chiusura al traffico e la pedonalizzazione del ponte di Tiberio, inserendosi inoltre nella più ampia riqualificazione dell’intero settore della città che dal ponte della Resistenza tocca via Bastioni Settentrionali, l’area dell’ex Sferisterio e piazza Malatesta.

Lungo complessivamente 300 metri, con 50 metri di raccordi e 100 di rampe in trincea, alto 5 metri e largo 11, il tunnel avrà 2 corsie larghe 3,75 metri fiancheggiate da marciapiedi. Accessibile anche al trasporto pubblico, si imboccherà all’altezza di via Fracassi e passerà al di sotto della fascia perpendicolare alle vie Ceccarelli-Tosi-Olivieri, già prevista dal Piano regolatore. Il tunnel attraverserà in sotterranea il parco XXV Aprile, dove sono già presenti i diaframmi costruiti per l’invaso del ponte e dove non sarà necessario alcun intervento che modifichi lo stato attuale delle falde. Si emergerà al parcheggio Tiberio e quindi su viale Tiberio verso largo Vannoni, dove è prevista una rotatoria.

Il tunnel sarà costruito senza creare disagi alla circolazione esistente nell’esecuzione dell’opera. Saranno utilizzati asfalti, calcestruzzi e vernici di nuova generazione per assicurare l’abbattimento delle polveri sottili. La realizzazione della galleria sarà inoltre compatibile con il progetto di sistemazione definitiva del parco, che distinguerà le funzioni di fruizione del verde con quelle idrauliche, mantenendo la presenza di un flusso d’acqua continuo per garantire l’ossigenazione del bacino.

L’intervento assume la funzione di cerniera di collegamento tra il centro storico e il borgo San Giuliano, salvaguardando così il ponte di Tiberio dal traffico e rendendo possibile la circolazione ad anello intorno al centro e l’accesso al parco in completa sicurezza, senza attraversare strade trafficate.

L’investimento previsto per l’opera è di circa 15 milioni di euro. La progettazione sarà affidata con gara pubblica.