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Ma il sindaco rassicura

Allevamento Fileni. Il comitato denuncia: c'è amianto nel cantiere

In foto: Lo stato di degrado attuale dell'allevamento di Cavallara
Lo stato di degrado attuale dell'allevamento di Cavallara
di Redazione   
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lun 27 mar 2023 08:34
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Prosegue la battaglia del Comitato per la Valmarecchia contro la realizzazione dell’allevamento avicolo Fileni a Cavallara di Maiolo. In una nota il Comitato denuncia la presenza di amianto nel cantiere. Una presenza che emergerebbe da una notifica Sico (Sistema Informativo costruzioni) del 16 marzo. “Quando sono iniziati i lavori di demolizione dei vecchi capannoni – si legge – la ditta non ha previsto alcun intervento legato alla rimozione in sicurezza di una sostanza pericolosa che nel nostro Paese è stata messa al bando trent’anni fa. Alcuni cittadini e attivisti del Comitato avevano lavorato all’interno del vecchio allevamento ed erano consapevoli della presenza del minerale. Per questo la possibile presenza di amianto è stata segnalata alle autorità competenti, mentre l’azienda Fileni e tutti gli enti coinvolti nell’iter autorizzativo non avevano assolutamente preso in considerazione il problema“. Il comitato chiede quindi se “nelle macerie triturate dalla ditta Fabbri di San Leo ed utilizzate per tirar su i terrapieni che ospitano i nuovi capannoni ci sia amianto. Chiediamo conto non solo per i cittadini della Valmarecchia ma anche per la salute degli operai, che abbiamo visto lavorare in cantiere senza adeguati dispositivi di sicurezza“. Il comitato ricorda poi, citando il sito del ministero della Salute, che “la presenza delle fibre di amianto nell’ambiente comporta inevitabilmente dei danni a carico della salute, anche in presenza di pochi elementi fibrosi. È un agente cancerogeno“.

Sulle pagine del Resto del Carlino però il sindaco di Maiolo Marcello Fattori spiega di aver interessato l’Ausl sulla vicenda, dopo l’allarme del Comitato. I controlli avrebbero evidenziato una presenza minima di amianto non però nelle strutture ma solo nei materiali abbandonati in un’area non interessata dai lavori.