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Dure critiche alla Giunta

Tensioni a Riccione. Vannucci (Pd) lascia la maggioranza: poca condivisione

In foto: Gianluca Vannucci
Gianluca Vannucci
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
sab 21 gen 2023 16:53 ~ ultimo agg. 18:14
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Il consigliere Pd riccionese Gianluca Vannucci ha deciso di lasciare la maggioranza. In un lungo post su Fb spiega le motivazioni che lo hanno portato al passo indietro: “l’attuale Giunta – scrive – ha assunto decisioni inconcepibili senza minimamente condividerle con noi Consiglieri; non di rado infatti siamo stati esclusi non solo da processi decisionali ma anche da momenti consultivi.” Vannucci cita “un bilancio chiuso praticamente grazie solo all’aumento di imposte a carico dei cittadini, in particolare il rialzo dell’imposta di soggiorno agli operatori turistici, per pagare spese raddoppiate, eccessive e assurde durante le festività natalizie“. Nel mirino dell’ex consigliere anche gli eventi del centenario, lo stanziamento per l’impianto natatorio e la nomina “di un leader di partito di maggioranza a capo di gabinetto“. “Avevamo promesso capacità, competenze e un cambio di passo – scrive –, ci troviamo oggi una Riccione amministrata con lo sguardo completamente rivolto allo specchietto retrovisore, ad inseguire l’amministrazione che ci ha preceduto.” Vannucci precisa però che non confluirà in alcun gruppo di minoranza ma cercherà di stimolare la Giunta con proposte costruttive e senza fare opposizione a prescindere.

Il post di Gianluca Vannucci

Dopo lunghi giorni di riflessione ho deciso di pubblicare questo post che rivolgo a tutti coloro che hanno riposto fiducia in me ed anche al partito democratico alle scorse elezioni comunali.
Questi mesi da me vissuti nella nuova veste di consigliere comunale di maggioranza sono stati molto difficili. La mia attività di consigliere, come molti di voi avranno constatato, è stata minima.
E come saprete negli ultimi 5 anni ho cercato come attivista di aiutare il PD a ritornare al Governo della nostra città.
Mi sono speso in prima persona prima collaborando fattivamente alla elaborazione del programma e poi come candidato consigliere comunale sin dall’estate 2021.
A giugno 2022 c’è stata la vittoria elettorale tanto attesa e pensavo che lo slogan “a riveder le stelle” fosse il viatico di una nuova esperienza amministrativa più inclusiva e ricca di contenuti, distante dagli errori del passato e da una politica troppo auto-referenziale.
Purtroppo mi sbagliavo.
Fin da subito l’attuale Giunta ha assunto decisioni inconcepibili senza minimamente condividerle con noi Consiglieri; non di rado infatti siamo stati esclusi non solo da processi decisionali ma anche da momenti consultivi: Sapevamo cioè solo a cose fatte degli errori che poi si sarebbero compiuti in città.
Penso per esempio al diktat di dover approvare un bilancio chiuso praticamente grazie solo all’aumento di imposte a carico dei cittadini, in particolare il rialzo dell’imposta di soggiorno agli operatori turistici, per pagare spese raddoppiate, eccessive e assurde durante le festività natalizie.
Mi riferisco poi agli eventi imbarazzanti del centenario di Riccione, con l’organizzazione colpevolmente lasciata in mano solo a sindaca, vicesindaca e assessore al bilancio, senza che nessun’altra forza politica fosse coinvolta, cosa a mio avviso inconcepibile e scorretta. Una festa così, capitando ogni cento anni, andava senz’altro condivisa con tutte le forze politiche, minoranza inclusa, dato che nel primo semestre del 2022, anno del centenario, la loro amministrazione era ancora in carica e stava già preparando gli eventi in vista del compleanno di Riccione del 19 ottobre.
Inoltre votare lo stanziamento di 200.000€ all’impianto natatorio, è un altro dei motivi che mi spingono ad esprimere il mio disappunto per la cattiva gestione di questa amministrazione, la quale continua ad essere benevola e generosa con i propri amici e per nulla inclusiva e condivisiva col resto della città.
Aggiungo, tra le note dolenti, anche un riassetto problematico degli uffici comunali, unito a una comunicazione davvero deficitaria degli eventi turistici e culturali, sintomo di una vera e propria improvvisazione nella gestione della macchina comunale.
Da ultimo, la recente nomina non condivisa in campagna elettorale e sicuramente divisiva, di un leader di partito di maggioranza a capo di gabinetto, è stata l’ultima scelta fatta senza tenere conto dell’opinione di quattro dei cinque partiti della maggioranza presente in consiglio comunale.
Va anche detto che il partito democratico non si è mai imposto al tavolo della coalizione chiedendo il rispetto del programma, anzi spesso è stato succube di decisioni calate dall’alto, imponendo a noi consiglieri scelte difficili da digerire.
Noi del PD abbiamo consegnato un programma elettorale pressoché completo alla coalizione, e nel caso specifico che mi riguarda, ossia cultura, istruzione e partecipazione, non abbiamo ricevuto in cambio nemmeno un ringraziamento, anzi siamo stati addirittura estromessi da qualsiasi confronto in merito. La tanto auspicata discontinuità con l’amministrazione precedente assicurata a cittadini e associazioni nelle scelte culturali non c’è stata. Per me, visto il lavoro che svolgo di professione, queste ultime sono stati accadimenti di una gravità enorme.
In questi mesi ogni volta che c’è stata una discussione nel partito se votare o meno un provvedimento, ha sempre prevalso il richiamo a dover agire con senso di responsabilità, e questa logica ci ha portato a dover fare i conti con una cittadinanza che col passare delle settimane si è fatta sempre più scontenta e disillusa.
Avevamo promesso capacità, competenze e un cambio di passo, ci troviamo oggi una Riccione amministrata con lo sguardo completamente rivolto allo specchietto retrovisore, ad inseguire l’amministrazione che ci ha preceduto.
Le aspettative dei cittadini che ci hanno dato fiducia erano e sono ben altre.
Infine l’attuale quadro politico nazionale all’indomani delle scorse elezioni politiche del 25 settembre 2022, lascia presagire un PD sempre più distante dal centro moderato e sempre più vicino ai populismi di sinistra, che tanto quanto i populismi di destra tanto male hanno fatto al nostro paese.
Per tutti questi motivi, comunico la decisione di lasciare il partito democratico e questa maggioranza.
Tengo subito a precisare altresì che non andrò a confluire in nessun gruppo della minoranza.
In questo nuovo ruolo e senza far opposizione a prescindere, attraverso proposte costruttive e votando favorevolmente le pratiche inserite nel programma elettorale con il quale come coalizione ci eravamo presentati ai cittadini chiedendo la loro fiducia.
Con questa decisione ritengo nel mio piccolo di poter essere più utile anche all’attuale Giunta che stimolerò a fare scelte importanti per il futuro della nostra città.
Non mancheranno da parte mia proposte, idee e contributi positivi per il bene di Riccione.
È una scelta assai sofferta, perché in questi 6 anni sono nate amicizie e rapporti personali che mi hanno fatto crescere e arricchito come persona e sono altresì consapevole che questa mia decisione porterà alcune di queste persone ad essere inevitabilmente deluse.
Ma se nel 2017 ho fatto una scelta del cuore entrando nel partito democratico, quella di oggi è una scelta della ragione.