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obiettivo 2026

Rimini Capitale della cultura. Parte l'iter per la candidatura con supporto ditta torinese

In foto: Rimini, 04/12/2021; comune rn uff stampa, accensione luci di natale ©Riccardo Gallini/GRPhoto
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 10 gen 2023 13:15 ~ ultimo agg. 15:35
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 Sarà la ditta Eventi 3 di Torino a supportare il comune di Rimini nel percorso per la candidatura di Rimini capitale della cultura 2026. L’azienda si occuperà della gestione delle varie fasi di elaborazione del dossier e tra gennaio e febbraio ci sarà la call internazionale per l’individuazione della direzione artistica

L’obiettivo è di consolidare la crescita sociale ed economica della città attraverso il volano della dimensione culturale e al contempo definire un vero e proprio “piano strategico della cultura” di medio e lungo periodo, in grado di tracciare le linee di sviluppo per i prossimi anni.

Per ambire a rientrare nella ‘short list’ delle città in lizza è necessario elaborare un “dossier di candidatura”, cioè un documento che raccoglie il progetto culturale e gli obiettivi del territorio proponente, l’organigramma, la valutazione di sostenibilità economica. E qui entra in gioco la Eventi 3 che assisterà il comune nella gestione delle varie fasi: la procedura di selezione della direzione di candidatura, la scelta dei temi e dei soggetti da coinvolgere, la definizione del modello di governance, il coordinamento delle istituzioni pubbliche e private che partecipano all’ideazione dei progetti, la supervisione della stesura del dossier, l’intercettazione di fondi pubblici e privati, statali e comunitari, l’eventuale presentazione del dossier in audizione al Ministero della Cultura. Il tutto con la supervisione e in stretto coordinamento con il Comune di Rimini e il Piano Strategico.

Prossimo step del percorso sarà la pubblicazione tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, della call internazionale che servirà all’individuazione del direttore o del team dei direttori artistici.

Un lavoro corposo e importante – è il commento dell’Amministrazione Comunale – che rappresenta per l’Amministrazione comunale l’occasione di mettere nero su bianco le direttrici per la crescita culturale di Rimini, capace cioè di intercettare il pubblico e le esigenze legate alla ‘nuova’ domanda culturale, segnata dagli stravolgimenti dell’ultimo biennio e capace quindi di rispondere in maniera efficace ai profondi mutamenti ancora in corso. Obiettivi da raggiungere con il coinvolgimento di tutte le istituzioni culturali della città, da quelle pubbliche (rete dei teatri e musei comunali, Fellini Museum, cineteca e biblioteca) a quelle private, oltre che aperta all’intera comunità intera”.