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screditato anche sul lavoro

Militare accusato falsamente di truffe e maltrattamenti, a processo il vicino stalker

In foto: il tribunale di Rimini
il tribunale di Rimini
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 29 gen 2023 17:15 ~ ultimo agg. 30 gen 12:08
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Per due anni un militare dell’Esercito in servizio a Rimini è stato perseguitato da un condomino che senza motivo gli ha creato seri problemi anche sul posto di lavoro. Non solo, accusato di soffrire di disturbi psichiatrici, il militare, un 39enne in perfette condizioni mentali, è stato costretto a sottoporsi, come da prassi, ad una serie di controlli medici che chiaramente hanno dato esito negativo. Il militare, infatti, non soffriva e non soffre di alcun disturbo psichico, al contrario del condomino che ha reso la sua vita un inferno, un 43enne residente a Rimini, risultato affetto da un disturbo della personalità.

Dal 2020 ad oggi lo stalker, che in passato ha avuto problemi anche con altri condomini, si è accanito nei confronti del militare che, esasperato, si è rivolto ai carabinieri della Stazione di Miramare denunciando le azioni persecutorie subite. La vittima nel corso degli anni è stata accusata ingiustamente persino di maltrattare un’anziana. Qualche mese fa, davanti alla porta di casa, il militare si è ritrovato due assistenti sociali che gli riferivano di aver ricevuto un segnalazione da parte del condomino 43enne di presunti maltrattamenti ai danni di un’anziana ospite nel suo appartamento. Accuse risultate del tutto infondate.

Ma i problemi per la vittima hanno interessato, oltre la sfera personale, anche quella lavorativa. Ben 14 le mail inviate dallo stalker ai superiori del militare nelle quali venivano elencati presunti comportamenti aggressivi e minacciosi, rumori molesti e addirittura fantomatiche truffe. Chiamato a rapporto dai suoi superiori, il 39enne era stato ammonito a tenere un comportamento più consono.

Le indagini dei carabinieri di Miramare. coordinate dalla procura di Rimini, hanno fatto emergere chi fosse la vera vittima e chi invece il persecutore. Il 43enne, a seguito di perizia psichiatrica disposta dal pm, è risultato affetto da un disturbo della personalità che lo porterebbe ad autoconvincersi di cose in realtà mai successe. Dopo la misura di sicurezza della libertà vigilata con obbligo di cura al Centro di Salute Mentale, ora lo stalker dovrà affrontare anche il processo. Infatti, il gip del tribunale di Rimini, Raffaella Ceccarelli, su richiesta del pubblico ministero Luca Bertuzzi, ha disposto per il condomino persecutore il giudizio immediato. Il prossimo 8 marzo, quindi, difeso dall’avvocato Nicolò Durzi, dovrà comparire davanti al tribunale monocratico di Rimini.