Traffico di cuccioli dall'est Europa, tutti condannati gli imputati
Si è chiuso con le condanne di tutti e 12 gli imputati l’inchiesta Luxury Dog della Procura di Rimini, che nel febbraio 2019 aveva sgominato un traffico internazionale di cuccioli provenienti dall’est Europa.
C’era un’associazione a delinquere operante tra Italia e Slovacchia dietro al traffico di cuccioli, per lo più bulldog francesi e baboncini toy, che nella maggior parte dei casi morivano poco dopo la consegna, vuoi per malattia o per lo stress di viaggi terrificanti a cui erano costretti in tenerissima età, spesso stipati nei bagagliai delle auto. L’organizzazione aveva sviluppato la capacità di falsificare i documenti dei cani ed impiantare loro microchip provenienti dal mercato parallelo cinese, ma leggibili dai lettori in uso ai veterinari e alle forze di polizia.
L’indagine della polizia di frontiera di Rimini, coordinata dalla pm Paola Bonetti, ha interrotto un giro d’affari che poteva superare il milione di euro, dato che un singolo cucciolo veniva venduto tra i mille e i 1.800 euro. Cinquemila, stimano gli investigatori, quelli venduti. Circa 200 invece quelli salvati e definitivamente assegnati alle associazioni Legambiente e Libera, che ora troveranno per loro famiglie disposte ad accoglierli.
Severe le condanne inflitte ai 12 imputati, che vanno da un massimo di quattro anni e tre mesi di reclusione a un minimo di un anno e tre mesi, senza godere dei benefici della sospensione della pena (eccetto due imputati), nonché pene accessorie di interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e della sospensione dell’attività di trasporto, commercio e allevamento di animali.