Banca Popolare Valconca, dopo la mancata fusione ecco il commissariamento

Il commissariamento della Banca Popolare Valconca era nell’aria, ma adesso è ufficiale. Ieri infatti Bankitalia ha deciso di azzerare i vertici e commissariare l’istituto di credito, dopo che la maggioranza degli oltre 4mila soci aveva detto no – durante l’assemblea del 20 novembre scorso – alla fusione con il gruppo laziale Blu Banca. In quell’occasione erano arrivate anche le dimissioni del presidente Fabio Ronci e degli altri membri del cda.
I due commissari nominati da Palazzo Koch sono Francesco Fioretto (69 anni) e l’avvocato Livia Casale (50). Due figure di fiducia di Banca d’Italia già scelte in passato per amministrare altri istituti in crisi. Nominati anche l’avvocato Andrea Grosso, l’avvocato Dino Donato Abate e la dottoressa Simonetta Di Simone, quali componenti del Comitato di Sorveglianza.
I due commissari nel frattempo hanno voluto rassicurare azionisti e clienti, spiegando che il commissariamento non è stato un atto punitivo della Banca d’Italia nei confronti della Popolare Valconca. Tutte le attività della banca vanno regolarmente avanti. “Pertanto – si legge in una nota diffusa dalla banca – la clientela e i depositanti possono continuare ad operare presso gli sportelli con la consueta fiducia”. Per Popolare Valconca l’aggregazione era e resta la strada obbligata