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indagato titolare di palestra

Traffico di anabolizzanti per due milioni. Un arresto e maxi sequestri

In foto: @Carabinieri
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 19 nov 2022 11:30 ~ ultimo agg. 20 nov 12:18
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Nell’ambito di un’indagine relativa ad un traffico illecito di sostanze anabolizzanti anche stupefacenti, coordinata dalla Procura della Repubblica di Rimini, i carabinieri del Comando per la Tutela della Salute hanno eseguito un arresto e 11 perquisizioni domiciliari, sequestrando decine di migliaia di medicinali, sostanze anabolizzanti e stupefacenti. Titolare dell’indagine è il sostituto procuratore riminese Davide Ercolani.

L’operazione, eseguita con il supporto dei Comandi provinciali dell’Arma competenti per territorio e in stretta sinergia con la Gendarmeria della Repubblica di San Marino, oltre al territorio sammarinese ha interessato la provincia di Rimini, Roma, Pesaro Urbino, Asti, Vicenza, Monza Brianza, Verbano-Cusio Ossola e Genova. A San Marino è stato arrestato un uomo di 36 anni per l’ipotesi di reato di ”attentato alla salute pubblica mediante la fabbricazione, corruzione, adulterazione, messa in circolazione di sostanze alimentari o medicinali” (in base all’art. 242 codice penale della Repubblica di San Marino). Al cittadino sammarinese all’interno di un magazzino sono stati trovati ingenti quantitativi di nandrolone, steroidi anabolizzanti, testosterone, ormone della crescita e altre varie tipologie di sostanze anabolizzanti, il cui valore al dettaglio è superiore ai due milioni di euro.

Nella stessa circostanza sono stati sequestrati anche 300mila euro in contanti, ritenuti il profitto dell’illecita attività di vendita. Undici le persone indagate, tra le quali figura un pesarese di 56 anni, titolare di una palestra a Cattolica. Le perquisizioni dei Nas a casa dell’uomo e nella sua attività hanno però dato esito negativo, ma per gli inquirenti l’imprenditore era uno dei clienti del sammarinese.

L’indagine è partita dal monitoraggio di spedizioni postali dirette in Italia dalla Repubblica di San Marino, già oggetto di precedenti sequestri per un ammontare di due chili e mezzo di nandrolone (sostanza stupefacente e anabolizzante, rinvenuto all’interno di plichi di corrispondenza estera diretti al gruppo criminale) e del contestuale arresto in flagranza di reato di uno dei componenti del sodalizio.

Gli esiti investigativi hanno consentito di ricostruire la struttura illecita dotata di un ”centro di comando” attestato tra Rimini e la Repubblica di San Marino dedito all’importazione, produzione, stoccaggio e distribuzione in tutta Italia di sostanze dopanti e stupefacenti pericolose per la salute pubblica, con ramificazioni su tutto il territorio nazionale attraverso centri di distribuzione locale che operano in qualità di affiliati. Le analisi chimico-tossicologiche esperite hanno evidenziato un ulteriore elemento di pericolosità riguardo alle sostanze poste in vendita, rappresentato sia dalla ricorrente realizzazione di miscelature tra più prodotti, sia dalla presenza di sostanze (come la sibutramina) bandite dal commercio poiché assai nocive e responsabili, in altre circostanze, di episodi di decessi, nonché intossicazioni epatiche e renali.