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Il mercato immobiliare residenziale in Emilia-Romagna nel post-pandemia

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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 23 nov 2022 14:21 ~ ultimo agg. 24 nov 17:48
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In tutta Italia il mercato immobiliare ha subito una brusca frenata nella fase più grave dell’emergenza sanitaria, in concomitanza con il lockdown e con le misure per il distanziamento sociale. Ciò ha portato nel 2021 a un incremento dei volumi di abitazioni compravendute mai visto prima, superando il numero di transazioni effettuate nel periodo precedente la pandemia. Anche i dati relativi ai primi sei mesi del 2022 per Bologna e l’Emilia-Romagna mostrano una crescita rispetto all’anno scorso, sebbene a un ritmo più contenuto. 

Una rapida ripresa nel post-pandemia

Le statistiche regionali sul mercato immobiliare residenziale diffuse nel 2022 dall’Agenzia delle Entrate inquadrano il 2021 come un anno particolarmente positivo. Come accennato, il 2020 aveva coinciso con un arresto brusco delle transazioni, che prima di allora erano in crescita fin dal 2014. I dati, analizzati dall’OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare), evidenziano in Emilia-Romagna un incremento delle compravendite del 35,7%, superiore alla media nazionale che ha raggiunto il +34%. Tra le province, Bologna rappresenta con 16.655 transazioni il 23,9% del totale regionale, e Modena segue al 15,9% con 11.084 transazioni. Le province che incidono meno sul numero di compravendite in regione sono Rimini con 4.566 transazioni (6,5% del totale) e Piacenza con 4.629 transazioni (6,6% del totale). Per quanto riguarda le percentuali di incremento delle contrattazioni rispetto al 2020, Bologna è la provincia che cresce meno a un comunque buon +29,5%, mentre gli incrementi percentuali maggiori sono quelli di Ravenna al +40,7% e Piacenza al +46,0%.

Guardando invece alle sole città capoluogo, l’aumento del volume di immobili compravenduti è del 29,2%. Le città che hanno contribuito maggiormente sono Bologna, che ha visto il 25,5% delle transazioni totali, e Parma al 12,6%. Le stesse città sono però anche quelle che crescono meno rispetto al 2020, mentre i capoluoghi con incrementi più significativi sono Ravenna al +38,8% e Forlì-Cesena al +37,3%. In generale, i comuni capoluogo sono stati le aree più dinamiche per numero di compravendite, e l’interesse è stato invece minore per i comuni appenninici. 

In un panorama così caratterizzato, chi desidera vendere una casa può trarre beneficio dai servizi dell’agenzia immobiliare specializzata Rockagent per essere certi di valutare l’immobile nel modo più preciso possibile. A differenza delle altre agenzie, Rockagent permette di vendere casa senza commissioni, ma pagando soltanto una quota fissa inferiore ai 1000 euro per i servizi di un agente esperto del territorio.

Quotazioni degli immobili in Emilia-Romagna nel post-pandemia

Le quotazioni degli immobili residenziali in Emilia-Romagna presentano delle differenze se guardiamo ai soli capoluoghi oppure all’intero territorio provinciale. Nel primo caso, la quotazione media è di 1.907 €/m2, senza rilevanti variazioni rispetto al 2020. Per le province, invece, si riscontra un -0,9% delle quotazioni in regione. Nel dettaglio, a un incremento delle quotazioni per i capoluoghi di Modena, Parma e Bologna (rispettivamente +1,3%, +1,2% e +0,7%) fa fronte un calo negli altri capoluoghi dell’Emilia-Romagna. 

Osservando infine i valori assoluti, i capoluoghi con le quotazioni più elevate sono le città di Bologna con 2.838 €/m2 e Rimini con 2.240 €/m2. Anche i comuni nella provincia di Rimini si confermano in testa per quanto riguarda le quotazioni a 2.227 €/m2, seguiti da quelli nella provincia di Ferrara a 1.562 €/m2. 

Come abbiamo visto all’inizio, i primi due trimestri del 2022 continuano il trend positivo dell’aumento delle compravendite di immobili residenziali, pur se in crescita meno vertiginosa. Il futuro rimane però incerto, per le molte incognite che l’attuale situazione di instabilità comporta.