Variante SS16. Vannoni (FI): a chi giova portare avanti progetto ormai vecchio?

All’incontro chiesto lunedì sera ai candidati chiesto dal comitato contro la variante alla SS16 nel tratto Bellaria- Rimini Nord-Misano hanno partecipato solo tre esponenti del centrodestra. Tra questi anche la candidata di Forza Italia al Senato Elena Vannoni secondo cui ormai “non esistono più i presupposti che avevano portato a questa scelta di variante alla fine degli anni ’90”. “La realizzazione di questo tratto di strada – spiega – taglierebbe l’area in diagonale e deturperebbe per sempre un territorio che ha una vocazione agricola di eccellenza, in quanto qui si produce il 40% di tutta la lattuga consumata nell’Emilia-Romagna”. Vannoni ricorda che il progetto “prevede l’asfaltatura di 20 ha di terreno ma ne comprometterebbe ben 500, condannando alla chiusura 50 imprese agricole”. Secondo l’esponente azzurra “i problemi viari di traffico sarebbero facilmente risolvibili con un allargamento della Tolemaide nei punti strategici lasciando l’attuale tracciato” ed evidenzia come “nonostante la Regione indichi come obiettivi da perseguire nei futuri PUG il contenimento del consumo di suolo e la tutela e valorizzazione dei territori agricoli e delle relative capacità produttive agroalimentari, la procedura di esproprio va avanti , anche in assenza della valutazione dell’impatto socio-economico sulle aziende interessate”. Mettendo sul piatto anche i 350 milioni di euro di investimento iniziale, la candidata si chiede a chi giovi portare avanti il progetto, ipotizzando possibili “speculazioni edilizie”. Infine fa un parallelismo con la “sua” Valmarecchia (è vicesindaca di Novafeltria) dove “chiediamo da cinquant’anni una nuova Marecchiese capace di contrastare lo spopolamento della valle e quello che otteniamo è solo una vergognosa “melina”.”