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57 casi in Emilia Romagna

Vaiolo delle scimmie: come comportarsi. Ecco la circolare del ministero

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 3 ago 2022 10:09
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505 casi di vaiolo delle scimmie accertati in Italia, 57 in Emilia Romagna. Sono questi i numeri dell’infezione che, al momento, si sviluppa quasi esclusivamente tra la popolazione maschile (501 casi). Martedì il Ministero della Salute ha diffuso una circolare nella quale ha messo in fila tutte le indicazioni per la rilevazione e gestione dei casi. Ad esempio, si legge, per i contatti stretti “in specifici contesti ambientali ed epidemiologici, sulla base delle valutazioni delle autorità sanitarie, potrebbe essere richiesta l’applicazione di misure quarantenarie“.

. Misure di Sanità Pubblica
Contatti stretti
I contatti stretti devono essere identificati il prima possibile e informati della loro esposizione e del rischio di sviluppare l’infezione. Devono inoltre essere istruiti sui sintomi della MPX e del momento in cui i sintomi possono comparire.
Si raccomanda, per i contatti stretti:
● auto-monitoraggio della febbre (almeno due volte al giorno) o di altra sintomatologia riconducibile a MPX (mal di testa, mal di schiena, linfoadenopatia ecc.) o eruzione cutanea da causa sconosciuta nei 21 giorni dall’ultima esposizione. In tal caso, informare tempestivamente il Dipartimento di Prevenzione e il medico curante, auto-isolarsi e evitare i contatti stretti compresa l’attività sessuale fino ad esclusione di MPX;
● astenersi dalle attività sessuali per 21 giorni dopo l’ultima esposizione o finché non si esclude l’MPX;
● praticare un’attenta igiene delle mani e respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, con fazzoletti monouso da smaltire correttamente e lavarsi spesso le mani);
● evitare il contatto con persone immunocompromesse, bambini sotto i 12 anni e donne in gravidanza per 21 giorni dopo l’ultima esposizione;
● evitare il contatto stretto diretto con animali, inclusi gli animali domestici, per 21 giorni dopo l’ultima esposizione;
● evitare di donare sangue, cellule, tessuti, organi, latte materno o sperma mentre sono in regime di sorveglianza.
I contatti asintomatici che controllano adeguatamente e regolarmente il loro stato possono continuare le attività quotidiane di routine come andare al lavoro e frequentare la scuola (la quarantena non è necessaria). Le autorità sanitarie locali possono scegliere di escludere i bambini in età prescolare da asili nido, scuole materne o altri ambienti di gruppo. In specifici contesti ambientali ed epidemiologici, sulla base delle valutazioni delle autorità sanitarie, potrebbe essere richiesta l’applicazione di misure quarantenarie.
Contatti a basso rischio
Le autorità sanitarie possono collaborare con organizzatori di eventi, aziende o altri luoghi per fornire a tutti i partecipanti informazioni sulla potenziale esposizione e indicazioni, se necessario. Per i contatti con esposizioni a basso rischio è possibile adottare la sorveglianza passiva, autocontrollarsi e informare il proprio medico di famiglia e/o le autorità sanitarie locali nel caso si manifestino sintomi compatibili con MPX.
Per i contatti a basso rischio si raccomanda di fornire le seguenti informazioni:
– praticare un’attenta igiene delle mani e respiratoria;
– auto-monitorare i sintomi compatibili con MPX (febbre, eruzione cutanea, linfadenopatia) per 21 giorni dopo l’esposizione;
– chiamare il proprio medico e/o i servizi sanitari territoriali se sviluppano sintomi (sorveglianza passiva)

. La circolare del ministero: 88439_1