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un colpo anche nel riminese

Dopo il prelievo al bancomat, scattava il furto della tessera: 14 arresti

In foto: Un prelievo al bancomat (repertorio)
Un prelievo al bancomat (repertorio)
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 17 ago 2022 16:01 ~ ultimo agg. 18 ago 12:53
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Sono tutti cittadini rumeni, di età compresa tra i 29 ed i 59 anni, già noti alle forze dell’ordine, i 14 soggetti destinatari della misura di custodia cautelare in carcere emessa nella mattinata di mercoledì dal tribunale di Ancona con le accuse di furto aggravato, ricettazione e indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dal contante in concorso.

Ad eseguire gli arresti sono stati i carabinieri marchigiani, che hanno sgominato con un’indagine partita nel settembre 2020 e conclusasi nel gennaio 2021 una banda di ladri, ribattezzata la “banda dei bancomat”. Venti in totale i furti delle tessere messi a segno in corrispondenza degli sportelli automatici, uno dei quali avvenuto anche a Morciano di Romagna, dove nel settembre 2020 un 72enne è stato derubato allo sportello Unicredit. Trecento in quel caso gli euro sottratti prima che si accorgesse del furto.

Le vittime, che hanno un’età compresa tra i 60 e gli 89 anni, erano residenti nelle province di di Ancona, Bologna, Rimini, Ferrara, Forlì-Cesena, Macerata, Chieti, Livorno, Verona, Novara e Fermo. Impressionante l’ammontare complessivo delle somme rubate, pari a oltre 100 mila euro.

Il gruppo criminale agiva con grande astuzia: i componenti, non più di 2 o 3 persone, si avvicinavano alla vittima mentre era intenta a compiere operazioni al bancomat – generalmente dell’istituto Unicredit – e senza farsi notare riuscivano a carpire il codice di sblocco delle tessere. Subito dopo attiravano la sua attenzione con un pretesto, quasi sempre facendo credere che le era caduta a terra una banconota. In questo modo riuscivano a sottrarre senza essere scoperti la carta bancomat e sostituirla con una del tutto simile, generalmente provento di furti commessi in precedenza.

Una volta allontanatisi, i malviventi eseguivano eseguivano prelievi di denaro contante o effettuavano acquisti elettronici come smartphone o tablet. I malcapitati di turno si accorgevano di essere stati derubati solo quando ricevevano le notifiche degli ingenti prelievi o pagamenti eseguiti con le loro carte bancomat. Un’anziana si è addirittura vista prosciugare interamente il proprio conto corrente a causa dei molteplici prelievi effettuati

L’attività investigativa dell’Arma di Ancona, svolta mediante l’utilizzo delle intercettazioni telefoniche, ma anche con il monitoraggio e il pedinamento di numerosi veicoli grazie all’utilizzo dei dispostivi Gps, oltre che con l’analisi di una copiosa mole di dati generati dalle celle telefoniche che agganciavano le aree dei reati, e con la visione dei filmati degli impianti di videosorveglianza dei vari istituti bancari – ha permesso di smantellare la banda, nonostante i rapidi spostamenti sul territorio nazionale e nonostante i componenti adottassero svariarti accorgimenti per non essere identificati. Spesso, infatti, cambiavano la composizione dei sotto gruppi, di solito formati da 3-5 persone, che si occupavano dei raggiri e dei furti veri e propri.

Oltre ai 14 arresti odierni, i militari anconetani nel novembre 2020 avevano sottoposto a fermo, nel comune di Roma, ulteriori tre persone, due uomini e una donna, sempre cittadini rumeni gravati da precedenti di polizia, sorpresi nella flagranza di reato e trovati anche in possesso di documenti di identità falsificati.