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Traffico e inquinamento

Comitato via Ducale: rischiamo la salute per scelte urbanistiche sbagliate

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 3 ago 2022 19:45 ~ ultimo agg. 19:47
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Il comitato dei residenti del Rione Clodio/Via Ducale torna alla carica e chiama anche in causa la Regione, invitando la vicepresidente Elly Schlein che ricopre anche l’incarico di Assessore alla Transizione Ecologica e l’assessora all’ambiente Irene Priolo a venire a Rimini per toccare con mano la situazione della zona. Richiamando alcuni dati europei sulle morti premature per l’esposizione all’inquinamento da traffico, il comitato spiega che “i residenti del Rione Clodio non possono continuare a rischiare danni alla salute per scelte urbanistiche sbagliate che hanno modificato la viabilità cittadina senza aver creato prima gli indispensabili percorsi alternativi“. Su via Ducale infatti da ormai tre anni è stato dirottato il traffico diretto verso il mare. Doveva essere un provvedimento temporaneo ma ormai la situazione sembra di difficile soluzione. “L’unica soluzione – scrivono i residenti – è allontanare, come previsto dal Pums, il traffico di attraversamento dal Centro Storico, che comprende anche il Rione Clodio anche se qualcuno se ne è dimenticato e non considera la parte iniziale di Corso d’Augusto e via Ducale zone “estremamente delicate della città” come invece viene ritenuto essere via Bastioni Orientali che confina con il polmone verde del Parco Cervi.

La nota del comitato

Secondo la AEA Agenzia Europea dell’Ambiente, una migliore qualità dell’aria nelle nostre città avrebbe potuto prevenire in Italia più della metà delle 49.900 morti premature stimate, causate dall’esposizione al particolato fine. Se l’Italia in questa indagine è risultata maglia nera a livello Europeo, chissà cosa succederà in futuro alla salute dei residenti del Rione Clodio che sono assediati da ormai tre anni dall’intenso traffico di attraversamento monte/mare e mare/monte di tutta Rimini come se fosse uno spartitraffico autostradale. Una delle possibili soluzioni prospettate nell’articolo è l’aumento del verde urbano creando delle oasi mangia smog nelle città, dove respirare aria pulita grazie ad alberi efficaci nella cattura delle pericolose polveri sottili. Questo, tra l’altro, è un obiettivo in linea con il Pnrr nel quale sono stati stanziati 330 milioni per la forestazione urbana. Come residenti del Rione Clodio riteniamo inaccettabile che i nostri Amministratori continuino a condannarci a questi livelli di inquinamento, considerato poi che nelle nostre vie non ci sono alberi e non è evidentemente possibile piantarli o creare “oasi verdi” in grado di mitigare l’inquinamento da polveri sottili. L’unica soluzione perseguibile è allontanare, come previsto dal Pums, il traffico di attraversamento dal Centro Storico,
che comprende anche il Rione Clodio anche se qualcuno se ne è dimenticato e non considera la parte iniziale di Corso d’Augusto e via Ducale zone “estremamente delicate della città” come invece viene ritenuto essere via Bastioni Orientali che confina con il polmone verde del Parco Cervi. Ci pare incredibile che la mole di traffico tipica di una Circonvallazione venga convogliato in una
stretta via del centro storico attraversando inizialmente Corso d’Augusto per proseguire su via Ducale e poi via Clodia, Rione della città integrato da sempre nel centro storico di Rimini. Per fare un
paragone è come se il Comune di Bologna decidesse di far transitare l’intenso traffico sui viali che circondano il centro storico, ad esempio su via Zamboni giusto per velocizzare l’attraversamento del
centro. I residenti del Rione Clodio non possono continuare a rischiare danni alla salute per scelte urbanistiche sbagliate che hanno modificato la viabilità cittadina senza aver creato prima gli
indispensabili percorsi alternativi. Invitiamo Elly Schlein che ricopre anche l’incarico di Assessore alla Transizione Ecologica e Irene Priolo a venire di persona a toccare con mano la situazione che
abbiamo descritto.