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il cupolone in stand by

IEG tra ambizioni, ampliamenti, Borsa deludente e il 'dialogo' con Bologna

In foto: Cagnoni e Peraboni
Cagnoni e Peraboni
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
mer 20 lug 2022 18:14 ~ ultimo agg. 18:19
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Dopo avere anticipato ieri i contenuti del piano strategico 2022-2027 approvato dal CdA (vedi notizia), oggi i vertici di Italian Exhibition Group hanno incontrato la stampa. Si è parlato di obiettivi e strategie future, di difficoltà – come i risultati al momento deludenti del collocamento in Borsa – di ampliamenti e dell’ormai eterno stallo del progetto di integrazione con Bologna.

Un piano industriale che prevede un volume d’affari di 267 milioni e un margine operativo lordo di 69 milioni. Un aumento dei ricavi del 49% sul 2019. 135 milioni di investimenti, nuove acquisizioni e nuovi eventi. Il piano strategico 2022-27 di Italian Exhibition Group non nasconde importanti ambizioni. Ma neanche i numeri, a oggi ben poco soddisfacenti, del collocamento in borsa: “Peggio di così non poteva andare”. Oggi il valore è a 1,89, spiega Cagnoni, quando al momento del collocamento era a 3,70 ed è salito oltre a 5.

Previste nuova aree da destinare a parcheggio a est e ovest e un ampliamento sul versante ovest tra il 2026 e il 27, con un padiglione e un padiglioncino di collegamento con circa 9mila metri quadri utili per rispondere alle esigenze delle grandi fiere. Non più attuale, al momento, il progetto del “cupolone” in grado di ospitare anche eventi e spettacoli.

Sulla fusione con Bologna, eterna incompiuta, Cagnoni ribadisce: “la più convincente ma anche la più complicata delle operazioni possibili”. Invitando i bolognesi a essere più espliciti sulle loro posizioni mentre quella di Rimini è ampiamente nota. “Disponibili a riprendere il ragionamento”, preferibilmente sui piani industriali piuttosto che sulla politica.