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agente scagionato

Si rifiuta di alzare la mascherina e denuncia il vigile per lesioni

In foto: Un agente della polizia Locale
Un agente della polizia Locale
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 22 giu 2022 19:54 ~ ultimo agg. 23 giu 10:34
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Un semplice invito ad alzare la mascherina mandò su tutte le furie un 54enne, residente a Rimini, a passeggio in via Tempio Malatestiano in compagnia del figlio. Era il marzo del 2021 quando intorno alle 15.40 si consumò tra l’incredulità di chi si trovava nei paraggi una duplice aggressione (verbale e fisica) ai danni di una vigilessa e del collega. Al termine di un inseguimento, l’uomo cadde a terra dopo un contatto con il vigile. Il 54enne fu denunciato per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, ma a sua volta querelò l’agente della polizia Locale di Rimini (difeso dall’avvocato Moreno Maresi) per lesioni. Oggi quell’accusa è stata definitivamente archiviata dal gip del tribunale di Rimini Raffaella Ceccarelli, mentre il procedimento nei confronti del riminese, assistito dall’avvocato Marco Ditroia, è ancora in corso.

Ma andiamo con ordine. I due agenti della polizia Locale, in servizio in centro storico, quel pomeriggio si accorsero che l’uomo aveva la mascherina abbassata sotto il mento. All’epoca infatti vigeva l’obbligo anche all’aperto. Così gli si avvicinarono chiedendo di indossarla correttamente, come peraltro stava già facendo il figlio. Il 54enne, secondo il racconto di alcuni testimoni, sarebbe andato su tutte le furie mostrando un’aggressività immotivata: Io non me la tiro su”, rispose con tono di sfida. Poi, davanti al nuovo invito a rispettare le regole e calmarsi, ecco la presunta aggressione: prima verbale con pesanti insulti agli agenti, poi fisica.

L’uomo, di grossa corporatura – così fu descritto da alcuni passanti che assistettero alla scena-, si diresse minacciosamente verso la vigilessa e le mise una mano al collo. Il collega, intervenuto per difenderla, fu spintonato. Nonostante i richiami alla calma del figlio, il padre avrebbe continuato a cercare lo scontro con gli agenti, costretti a chiedergli di mostrare i documenti per poterlo identificare.

Il 54enne per tutta risposta corse via sbraitando, prima lungo via Gambalunga poi in piazza Ferrari, inseguito dal vigile. Dopo alcune centinaia di metri, l’uomo sarebbe stato sgambettato dell’agente. Una caduta che gli avrebbe provocato traumi contusivi alla spalla e al gomito, così come da referto dei medici del pronto soccorso di Rimini.

Il riminese fu denunciato per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, ma subì anche una sanzione amministrativa di 400 euro per essersi rifiutato più volte di indossare la mascherina. Il trattamento ricevuto dal vigile, a suo dire, sarebbe stato esagerato, così come il “placcaggio” che provocò la caduta. Ma il giudice per le indagini preliminari non ha ravvisato gli estremi per l’apertura di un processo, archiviando in via definitiva l’accusa di lesioni.