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fine dello stato di emergenza

Dall'1 aprile nuove regole Covid. Ecco cosa cambia

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 30 mar 2022 19:33
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Domani (giovedì 31 marzo) con la fine dello stato di emergenza nazionale decretato per la pandemia, l’Italia fa un passo deciso verso il ritorno alla normalità. Non è ancora, però, un libera tutti. Resta, infatti, fino a fine aprile, l’obbligo di green pass (soprattutto nella sua versione base) per molte attività, dai ristoranti al lavoro. Obbligo che sarà cancellato ovunque a partire dall’1 maggio (ad eccezione delle visite in ospedali ed Rsa, dove resta in vigore fino al 31 dicembre). Ma vediamo nel dettaglio cosa cambia da venerdì 1 aprile.

Basterà il green pass base. per viaggi interregionali in bus o treno, in aereo o nave, per frequentare mense o ristoranti al chiuso, partecipare a concorsi pubblici, corsi di formazione pubblici e privati o università, spettacoli e sport all’aperto, colloqui con i detenuti. Il green pass rafforzato rimarrà – per tutto il mese di aprile – solo per palestre e piscine, centri benessere, convegni e congressi, centri ricreativi, feste al chiuso, sale gioco, discoteche, cinema, teatri, sale da concerti e strutture sportive al chiuso. E ancora nessuna certificazione per il trasporto locale (autobus o treni regionali, metropolitana). Torneranno a riempirsi senza limiti di capienza gli impianti sportivi.

Prevenzione

Resterà per tutto aprile l’obbligo di mascherine al chiuso, che dovranno essere Ffp2 nel caso di mezzi pubblici di trasporto, per spettacoli ed eventi sportivi al chiuso. Così come resterà l’isolamento di 7 giorni per i positivi se vaccinati (che salgono a 10 giorni per i non vaccinati), al termine del quale servirà un tampone rapido o molecolare negativo. Chi ha avuto un contatto con un positivo rimarrà in regime di autosorveglianza con mascherina Ffp2 per 10 giorni e test solo se sintomatico.

Obblighi vaccinali e lavoratori

Per il rientro al lavoro degli ultracinquantenni sarà sufficiente il green pass base. La sospensione dall’incarico e dallo stipendio resterà attiva fino al 31 dicembre solo per medici, infermieri e personale delle Rsa per i quali rimane in vigore per tutto il 2022 l’obbligo vaccinale. Obbligo vaccinale prorogato fino al 15 giugno per le forze dell’ordine e il personale docente ed educativo. Questi ultimi, se non vaccinati, potranno lavorare svolgendo attività di supporto alla didattica senza contatto con gli alunni.

Scuole

Nelle scuole di ogni ordine e grado (dai 6 anni in su), rimane l’obbligo di indossare le mascherine, ma basteranno le chirurgiche. In presenza di almeno quattro casi di positività tra le alunne e gli alunni nella stessa sezione/gruppo classe, le attività proseguono in presenza e per docenti ed educatori, nonché per le bambine e i bambini che abbiano superato i sei anni, è previsto l’utilizzo delle mascherine Ffp2 per dieci giorni dall’ultimo contatto con il soggetto positivo. La Dad potrà essere attivata solo per gli studenti con positività certificata dal medico, previa richiesta della famiglia o dello stesso alunno, se maggiorenne. I positivi saranno riammessi dopo isolamento e tampone. Per i sintomatici sarà necessario un test antigenico (anche autotesting) o molecolare che escluda l’infezione. Infine, torneranno le gite, le uscite didattiche e le manifestazioni sportive scolastiche.

Strutture ospedaliere, residenziali, socio-assistenziali e socio-sanitarie: accesso dei visitatori

L’accesso di visitatori alle strutture di degenza ospedaliera è consentito, ma viene prorogato sino al 31 dicembre 2022 l’obbligo di possesso di certificazione verde Covid-19 rilasciata a seguito della somministrazione della dose di richiamo, oppure a seguito del completamento ciclo vaccinale primario/avvenuta guarigione unitamente a un test antigenico o molecolare negativo nelle 48 ore precedenti.

Vengono inoltre prorogate sino al 31 dicembre 2022 le “Disposizioni per l’accesso dei visitatori a strutture residenziali, socio-assistenziali, sociosanitarie e hospice” (decreto-legge 24/2022 – art. 7, comma 2, lettera “a” – che proroga le disposizioni dell’art. 1 bis del decreto-legge 44/2021), che prevedono:

–  accesso di familiari e visitatori a strutture di ospitalità e di lungodegenza, residenze sanitarie assistite (RSA), strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti, strutture socio-assistenziali, eccetera, con la garanzia, nel rispetto delle misure indicate dalle specifiche linee guida definite con ordinanza ministeriale cui le strutture sono tenute a conformarsi e a condizione che siano assicurate idonee misure di protezione individuale, della continuità delle visite da parte di familiari con cadenza anche giornaliera, consentendo loro anche di prestare assistenza quotidiana nel caso in cui la persona ospitata sia non autosufficiente

– possesso di certificazione verde Covid-19, con le condizioni precisate nel decreto: certificazione rilasciata a seguito somministrazione dose di richiamo o certificazione verde Covid-19 rilasciata a seguito completamento ciclo vaccinale primario/avvenuta guarigione unitamente a test antigenico rapido o molecolare negativo nelle 48ore precedenti). La responsabilità della verifica è posta in capo ai responsabili delle strutture.

Servizi socio-sanitari per le persone anziane e con disabilità, centri diurni

Con la cessazione dello stato di emergenza si prevede il progressivo ritorno alle normali modalità di funzionamento dei servizi socio-sanitari diurni, domiciliari e territoriali. In tutti i servizi devono essere garantite le misure generali di prevenzione ancora previste in ambito socio-sanitario con particolare riferimento all’obbligo vaccinale del personale, accessi e uscite degli ospiti, isolamento ed auto sorveglianza.  Confermato fino al 30 aprile l’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie.

Le principali novità dall’1 maggio

Scomparirà l’obbligo di indossare mascherine. Sui mezzi pubblici non sarà richiesto alcun certificato né servirà per lavorare: sarà necessario solo per accedere alle strutture sanitarie.