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Rogiti in crescita

Riparte il mercato immobiliare: exploit in zona sud dove i prezzi sono più alti

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 2 feb 2022 15:42 ~ ultimo agg. 16:20
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Riparte il mercato immobiliare in provincia di Rimini. E’ quanto emerge dall’osservatorio nazionale a cui partecipa anche la Federazione Italiana Mediatori e Agenti d’Affari riminese. Da gennaio a giugno 2021 si sono registrati 2.138 rogiti, con un incremento del 53,8% rispetto al primo semestre 2020, in linea con gli incrementi regionali e nazionali. L’area del Comune di Rimini rappresenta il 42,1% del mercato immobiliare provinciale residenziale e nel primo semestre 2021 ha fatto registrare 900 rogiti (+41,6%). L’exploit maggiore lo ha avuto però la macroarea Riviera Sud (Cattolica, Misano Adriatico e Riccione) con una crescita di quasi l’82% (569 rogiti). “Un ritorno al trend positivo pre pandemia” commenta il presidente di FIMAA Rimini, Nello Salvati. Per contro si registra un lieve calo, definito fisiologico, dei valori degli immobili su tutta la provincia. Rientra nel progressivo sgonfiamento della bolla immobiliare partita nel 2010. La quotazione media provinciale si attesta in 2.241 €/m2 e risulta in discesa di appena l’1,64% rispetto al 2°semestre 2020. A scendere maggiormente sono le quotazioni delle case in Valmarecchia (Santarcangelo, Poggio Torriana e Verucchio) che registrano un -2,62% e in Alta Valmarecchia (-2,45%), seguite da Rimini capoluogo (-1,89%). La zona Riviera Sud, con i suoi 3.170 €/m2 si conferma la più costosa, nonostante un calo dell’1,18% sul semestre precedente. Nell’ambito del Comune di Rimini, le transazioni numericamente maggiori si sono registrate nell’area periferica “Corona urbana” (201 nel semestre, con un +42,5% sul secondo semestre 2020) mentre in percentuale, la zona in cui si sono firmati più rogiti è stata quella del lungomare Di Vittorio, tra piazzale Toscanini e piazzale Croce (+233,1%). Tutte le zone di Rimini portano il segno più, tranne le flessioni di Torre Pedrera monte (-40,7%), San Vito e Corpolò, entrambe a -16.,7%, Viserba e Viserbella (-15,3%), Borgo San Giuliano (-0,3%). Nel Comune capoluogo nel primo semestre 2021 ci sono stati il 41,6% di rogiti in più sullo stesso semestre del 2020 e i prezzi delle case, in generale, sono scesi del 2,1%. “Non nascondo che nonostante i numeri non esaltanti del primo semestre 2021 – dice Salvati –, i cali delle quotazioni sono infinitesimi e dunque mostrano che nonostante il periodo di grande incertezza che stiamo vivendo, il mattone tiene e le persone credono ancora in questo tipo di investimento. Sulle transazioni la dinamicità del mercato è un po’ frenata dai bonus e dagli incentivi per efficientamento energetico e ristrutturazioni che portano i proprietari a mantenere il bene. Rimaniamo comunque fiduciosi per il prossimo periodo, sperando di non dovere fare i conti con ulteriori restrizioni emergenziali che non favoriscono di certo un buon svolgimento di tutte le fasi della compravendita”. Sostanzialmente però è tornata la voglia di comprare casa. “Una percezione che abbiamo tuttora ogni giorno nel nostro lavoro, con un mercato immobiliare riapparso effervescente nell’ultima parte del 2021 con un trend che continua in questo primo mese del 2022. Ora restiamo in attesa che i dati OMI per il secondo semestre lo evidenzino: questi dati vengono elaborati con una tempistica un po’ lunga, ma sono gli unici dati ufficiali in termini di numerosità delle transazioni normalizzate (NTN) e di tendenza delle quotazioni medie” conclude il presidente della Fimaa Confcommercio.