Stazione, via Monfalcone e sicurezza. Zoccarato interroga, la Frisoni rassicura


Nella seduta di giovedì sera del Consiglio Comunale di Rimini il consigliere della Lega Matteo Zoccarato ha interrogato sulla questione della sicurezza nel futuro assetto dell’area di via Monfalcone, dove sono cominciati i lavori per la nuova apertura della stazione sul lato mare.
Per Zoccarato “Troppo spesso la precedente amministrazione, a seguito del completamento di varie opere eseguite senza tener conto del quadro generale, si è poi trovata a dover correre ai ripari per mettere le toppe (spesso peggiori del buco generato).
La situazione del piazzale della stazione la conosciamo tutti e tutti sappiamo che i lavori di rifacimento di piazzale Battisti non hanno influito in alcun modo sulle situazioni di degrado e decoro della zona, dove si continua a spacciare, rubare e accoltellare.
È ragionevole prevedere cosa accadrà una volta che il sottopasso entrerà in funzione: questo tipo di situazioni si estenderanno fisiologicamente anche a mare della stazione, quindi Piazzale Carso, i Giardini Caduti delle Foibe, via Monfalcone e tutte le relative traverse. Con la differenza che quella è una zona molto meno illuminata e trafficata del fronte della stazione e dunque, tutte quelle situazioni alle quali abbiamo assistito impotenti su Piazzale Battisti per decenni potrebbero potenzialmente venire amplificate a mare della ferrovia, peraltro in una zona densamente residenziale”.
A rispondere per la Giunta è stata l’assessora Roberta Frisoni, che ha spiegato come della questione, oltre al lavoro di coordinamento che sarà fatto con le forze dell’ordine, si stia tenendo conto nella progettazione della nuova apertura che “avrà un parco piazza con accesso al trasporto pubblico, ai taxi e ai percorsi pedonali verso il parco del mare”. “L’ufficio lavori pubblici sta affidando l’incarico di progettazione della piazza dove ci sarà verde, pavimentazione e servizi per gli utenti e i cittadini. Tanta attenzione, questo è uno degli input che è stato dato al tema dei presidi e della sicurezza, con l’introduzione ad esempio della videosorveglianza”. “L’intenzione dell’Amministrazione è poi di accedere a finanziamenti nazionali ed europei attraverso bandi di rigenerazione e altre opportunità per completare lo sfondamento una volta terminato il cantiere di RFI”.
Zoccarato ribadisce che vigilerà su quanto sarà fatto: “Il tempo c’è, questa volta non facciamoci cogliere impreparati”.