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Intervista a Giulio Mignani

Tamponi in farmacia: situazione gestibile. Il punto sui professionisti sospesi

In foto: Giulio Mignani
Giulio Mignani
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 9 nov 2021 11:21 ~ ultimo agg. 16:48
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Neanche un mese fa le farmacie erano subissate di chiamate per la prenotazione dei tamponi antigenici. Era la vigilia infatti dell’obbligo di green pass sul lavoro scattato il 15 ottobre. Dopo l’ondata iniziale il caos ora sembra rientrato. “Si mantiene un ritmo alto ma non c’è più la calca – spiega Giulio Mignani, presidente dell’ordine Farmacisti Rimini, a Tempo Reale (Icaro) – attualmente la situazione è gestibile. Resta però una frangia di irriducibili che passano di tampone in tampone e non hanno intenzione di vaccinarsi. Purtroppo nelle ultime settimane si vedono più prenotazioni per terze dosi che per prime.

I farmacisti, così come il personale medico e sanitario, sono tenuti alla vaccinazione obbligatoria anticovid. In provincia di Rimini i professionisti sospesi dall’ordine perché non vaccinati, benché non tanti, sono comunque in numero maggiore rispetto ad altre province dell’Emilia Romagna: sono attualmente 25 su circa 700 farmacisti. “A livello assoluto non sono numeri alti – dice Mignani – anche perché alcuni hanno deciso di vaccinarsi dopo la lettera di sospensione. Alcuni inoltre sono lavoratori stagionali che al momento non stanno operando e quindi non ci sono problemi di carenza di personale“. Ma resta una questione di principio: “i sanitari devono essere garanzia di salute e dare l’esempio, non opporsi al vaccino con motivazioni che di scientifico non hanno nulla. E’ una situazione che non mi piace e spero presto che si possa arrivare a zero” aggiunge il presidente dell’ordine.

Per quanto riguarda invece il vaccino antinfluenzale in farmacia (possibile da lunedì 8), il consiglio è di non recarsi direttamente ma chiamare per sincerarsi della disponibilità. Le dosi a disposizione delle farmacie sono infatti poche e destinate a chi non rientra tra i soggetti a rischio. Il costo è di 24 euro. Già ieri però molte farmacie avevano esaurito le poche scorte. “Non è una novità” spiega Mignani “accade tutti gli anni. La produzione è un po’ aumentata ma, visto che la produzione del vaccino antinfluenzale è più complessa di quella del vaccino covid, non si possono raddoppiare le quantità da un anno all’altro. Evitiamo quindi le code, come spesso accade, il giorno dopo l’annuncio.

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