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Usi temporanei da subito

Area via Bassi: il Comune di Rimini acquisisce le aree per standard urbanistici

In foto: l'area della "ex questura"
l'area della
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 12 nov 2021 14:32 ~ ultimo agg. 13 nov 15:02
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Il Comune di Rimini entra in possesso delle aree oggetto di standard urbanistici connessi all’edificazione della nuova questura di via Ugo Bassi. L’ottenimento delle aree arriva a seguito dell’azione avviata da tempo dall’Amministrazione comunale per dare seguito agli obblighi derivanti dalla realizzazione della nuova questura previsti dalla convenzione urbanistica sottoscritta nel 1999. L’acquisizione da parte del patrimonio comunale è composta in gran parte di aree verdi per circa 6.000 mq, aree attrezzate a parcheggio per circa 4.000 mq e strada per circa 3400 mq.

“Il Comune si è sempre attivato per far valere i suoi diritti – spiega l’assessora all’urbanistica e pianificazione del territorio Roberta Frisoni – una azione che ha dato i suoi frutti e che finalmente, pochi giorni fa, si è conclusa con l’acquisizione delle aree”. L’Amministrazione, spiega la Frisoni, “è già al lavoro per poterle destinare ad usi temporanei già a partire dalla prossima primavera e estate. L’obiettivo è quello di dare una prima risposta alle esigenze sia dei residenti della zona, sia per quanto riguarda la domanda di sosta del centro e del mare, cercando di accompagnare il tutto anche con l’offerta di attrezzati all’aria aperta”.

“Questo passaggio è un tassello di un percorso di rigenerazione complessivo di un’area più vasta che interesse anche la Caserma Giulio Cesare (in cui si insedierà la cittadella della sicurezza), l’area sportiva dello stadio e del palazzetto e dentro il quale l’Amministrazione Comunale ha attivato anche progettualità  specifiche sull’edilizia residenziale sociale – prosegue la Frisoni. L’Amministrazione Comunale ha ottenuto un finanziamento di oltre 5 milioni di euro ottenuto tramite bando della Regione Emilia Romagna per realizzare 36 alloggi di edilizia sociale e la riqualificazione energetica del patrimonio Acer esistente. “Una risposta anche ad esigenze abitative di chi ha più bisogno. Con l’occasione si aprirà anche un percorso di partecipazione e confronto aperto alla cittadinanza volto ad intercettare i bisogni e le esigenze della collettività”.