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venerdì 26 aprile 2024
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Calcio Serie D

Rimini-Real Forte Querceta 1-0: il dopogara

In foto: Il saluto tra Gaburro e Bonuccelli
Il saluto tra Gaburro e Bonuccelli
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 6 minuti
mer 20 ott 2021 17:00 ~ ultimo agg. 21 ott 17:23
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Le dichiarazioni al termine di Rimini-Real Forte Querceta 1-0 (vedi notizia).

Il primo a parlare è Vitaliano Bonuccelli, allenatore del Real Forte Querceta: “Nel primo tempo è stata una partita dura, difficile per tutte e due le squadre. Prendere un gol su rigore dopo una ripartenza è stato un po’ da ingenui. Poi il nostro portiere ci ha tenuto in partita con due miracoli, alla fine abbiamo avuto anche l’occasione per poter pareggiare. L’analisi sta nella rosa delle due squadre: noi siamo giovani, il Rimini ha fatto cambi con giocatori importanti. Noi siamo sereni: abbiamo fatto un’ottima prestazione, restando in partita e alla fine abbiamo avuto anche l’occasione per pareggiare”.

Qual è la squadra che l’ha impressionata maggiormente in questo avvio di torneo? “Il Rimini è una squadra quadrata, che ha giocatori davanti che possono decidere la partita in ogni momento. Abbiamo giocato solo sette partite, quindi non ne ho viste tante. Ho visto il Ravenna, che nella prima giornata mi fece una grande impressione, però poi ha avuto due-tre passaggi a vuoto. Credo che il Rimini sarà una delle due-tre squadre che si staccheranno, lasciando le altre indietro. Penso che due-tre squadre per rosa e blasone potranno staccarsi. Per il resto vedo un gruppone molto equilibrato, con risultati che ogni domenica sono diversi. Il Rimini un bello strappo in questo inizio campionato lo ha dato”.

Marco Gaburro, allenatore del Rimini FC, sulla quinta vittoria di fila. “Quando vai in campo non vedi le vittorie che sono passate, l’importante è che arrivasse la vittoria oggi. Secondo me è arrivata una vittoria pesante perché sono partite difficili, non scontate. Avevamo detto che sarebbe stata una partita diversa dalle precedenti, e così è stato, perché l’avversario era diverso sia per organizzazione difensiva che per fisicità. L’arbitro nel primo tempo ha lasciato molto andare. Io penso che nel primo tempo abbiamo giocato 20 minuti e in quei 20 minuti abbiamo fatto un colpo di testa con Mencagli sul quale il loro portiere ha fatto un miracolo, abbiamo preso un calcio di rigore. Loro per ottenere questa solidità non hanno mai raggiunto la nostra area. Tu sei invece riuscito a fare la partita. Il secondo tempo è stato diverso, con loro che dovevano aprirsi di più. Noi dobbiamo farci una critica per non aver sfruttato le tre-quattro occasioni avute per chiuderla e al 96° loro hanno avuto l’occasione per fare gol, che una volta ogni cento finisce dentro”.

Il suo giudizio sull’arbitro? “È stata una direzione arbitrale comunque equa. A loro è tornata contro in alcune fasi della partita. Nel primo tempo l’ostruzionismo loro è stato alto. A me sembrava rigore già il primo fallo (tocco di mano di Cintoi, ndr), ce lo ha dato sul secondo (fallo di Meucci su Andreis, ndr). Questo modo di arbitrare ha complicato una partita che già di suo aveva presupposti di difficoltà. Io sono contento quando vinci queste partite perché ti fanno diventare squadra. Oggi oltre ai tre punti hai fatto vedere che se gli avversari la mettono sullo sporco anche noi possiamo giocare una partita sporca. Il Real Forte Querceta è una squadra che ha buone individualità, è una squadra da metà classifica, non è certo una squadra materasso. A parte che non vedo squadre materasso in questo girone”.

Gaburro ha visto un Rimini diverso, ma non meno brillante. “Nel primo tempo bisognava venire via dal non gioco. Sono usciti quasi solo traversoni dal lato più che penetrazioni centrali. Dovevamo costruire in una situazione non semplice. Avremmo potuto costruire meglio. Verranno queste cose, lavorando e crescendo di condizione. Non credo che siamo stati poco brillanti perché nel secondo tempo quando avevamo palla la sfruttavamo. Poi se non fai gol dici che è meno brillante. A me la squadra è piaciuta anche dal punto di vista della gamba. Noi possiamo giocare partite giocate, partite sporche, vincere 1-0 o con un punteggio più largo. In una partita come quella di oggi non so quanto ci potesse essere di nostro perché il Querceta è una squadra che è venuta per fare quel tipo di partita lì. Se non prende gol probabilmente continua a giocare così anche nel secondo tempo. Se non tiri mai in porta è difficile però che porti via la partita. Secondo me non ci siamo disorientati, abbiamo accettato quella situazione lì”.

Non si è visto però quel giro palla veloce chiesto ai suoi ragazzi alla vigilia. “Secondo me siamo indietro ancora sul giro palla, sull’uscita a tre quando rinviamo. Oggi ci abbassavamo con Tanasa. Anche nei giri palla dietro non sempre siamo veloci. Questa cosa ci ha portato quasi solo a girare nel primo tempo più che a entrare dentro. Ma è una cosa che si può migliorare”.

Simone Greselin, centrocampista del Rimini F.C. “È stata una partita combattuta, sporca, penso ci siamo calati nella parte e abbiamo centrato una vittoria che conta tanto perché stiamo dando continuità al percorso e abbiamo dimostrato di poter essere continui”.

Vi aspettavate una gara così scorbutica? “Parlando in settimana ci aspettavamo questo tipo di partita perché sapevamo che loro sono una squadra fisica, schierata con un 3-5-2 e che gioca molto sulle seconde palle. È arrivato questo risultato, che è importantissimo”.

Più tre sul Lentigione, primo degli inseguitori. “Penso che in questo momento dobbiamo guardare a noi stessi, stiamo facendo un tipo di percorso, dando continuità di risultati ed è ancora presto per vedere il distacco in classifica. Questo risultato ci fa capire il valore della squadra”.

Una vittoria importante anche a livello mentale per il Rimini, oltre che per la classifica. “Anche a livello mentale questo tipo di partite ci dà consapevolezza sulla forza del gruppo. Penso anche alla vittoria di Forlì, arrivata al termine di una partita sempre viva, questo dà l’idea della forza del gruppo, che sul lungo è importante. Siamo pronti ad affrontare ogni tipo di partita, sia quelle in cui c’è gioco che quelle dove si deve lavorare più sulle seconde palle”.

Un Rimini però meno spettacolare rispetto alle precedenti prestazioni al “Neri”. “Penso che finora abbiamo sempre fatto vedere, soprattutto in casa, quel tipo di gioco. Nel calcio non riesci sempre a dominare gli avversari perché ogni partita è diversa e possono esserci degli imprevisti. Non so rispetto alle altre cosa possa essere mancato, ma eravamo preparati a questo tipo di gioco”.

Mister Gaburro alla vigilia aveva parlato dell’importanza in gare come questa di muovere velocemente il pallone. Impresa non riuscita nel primo tempo ai biancorossi. “Probabilmente non siamo riusciti a muovere la palla così velocemente da sportarli da una parte all’altra per creare un buco per un inserimento o una palla in verticale. Stiamo sempre parlando di una vittoria, quindi di altri tre punti. E anche il fatto che siano arrivati in questo modo risalta ancora di più la prestazione”.

Gian Marco Gabbianelli, attaccante del Rimini F.C., che ha già raggiunto quota cinque in classifica marcatori. “Due sono stati realizzati su rigore, valgono come gli altri ma è più semplice. Non è che possiamo vincere sempre 3-0 o 4-0. Abbiamo dimostrato carattere, contro una squadra che fuori casa non aveva mai perso. Dobbiamo continuare con questo cammino, macinare adesso”.

La gara è stata molto fisica, ma il Rimini non si è tirato indietro. “Sapevamo che era una squadra attrezzata fisicamente più delle altre. Noi, a parte due-tre giocatori, compreso io, abbiamo una squadra abbastanza fisica. Abbiamo avuto 3-4 palle gol nel secondo tempo”.

L’arbitro ha un po’ favorito l’atteggiamento del Real Forte Querceta? “Nel primo tempo ha ammonito 2-3 giocatori loro, nel secondo tempo ha lasciato andare tanto. Se siano stati agevolati gli altri non lo so. Secondo me c’erano anche i presupposti per buttarne fuori uno: lo stesso attaccante loro ha dato due-tre gomitate importanti. Ci fanno bene queste partite, abbiamo dato una risposta importante anche oggi”.

Con un grosso rischio finale. “È arrivato un calcio d’angolo per un errore di Lo Duca. L’ho detto anche a lui: la scelta di calciare di destro non ha senso, se la butta via di sinistro gli ultimi due calci d’angolo non arrivano e finisce prima la partita. Due-tre volte l’avremmo potuta chiudere nel secondo tempo. Secondo me è stato molto bravo anche il loro portiere, si è visto che è un over, secondo me rispetto a un portiere under è andato due-tre volte sull’intenzione e in questa categoria non succede spesso, e quindi va dato il merito anche a lui”.

Christian Marietta, portiere del Rimini F.C. “Sicuramente per noi portieri la cosa importante è non subire gol, anche perché se non subisci gol almeno un punto lo porti a casa. L’importante è vincere la partita. Per ora non ho mai dovuto compiere interventi chissà quanto impegnativi, però cerco di dare la massima sicurezza alla squadra perché per un portiere vedere che i compagni si fidano di te è importante. Devi sempre farti trovare pronto perché magari non fai niente per 80 minuti e poi vieni giudicato per una parata. Il ruolo del portiere è anche questo”.

Sull’occasionissima del Real poco prima del triplice fischio. “Loro erano tutti in area, noi dovevamo tenere il risultato con le unghie e con i denti. Per fortuna la palla è uscita, per noi l’importante era vincere per dare continuità, speriamo di andare avanti così”.

Si aspettava un avvio di stagione del genere, senza dover fare quasi mai interventi straordinari? “Non direi così facile, siamo stati bravi noi a instradare le partita nel modo giusto. A livello personale io speravo di non subire mai gol, per ora sta andando bene, spero di farmi trovare pronto quando servirà il mio intervento”.

LE PAGELLE DI NICOLA STRAZZACAPA

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