Prima il concerto annullato, poi le devastazioni a Riccione: per Baby Gang scatta il foglio di via
La polizia di Stato ha notificato ieri sera un foglio di via, con divieto di ritorno per tre anni in Riviera (nei Comuni di Rimini, Riccione, Cattolica, Misano Adriatico e Bellaria Igea Marina) nei confronti del rapper 20enne Zaccaria Mohuib, in arte Baby Gang, che, dopo la chiusura prima del Peter Pan e poi del Byblos, locali dove il rapper avrebbe dovuto esibirsi sabato scorso, aveva scritto sui social: “Ancora una volta per cause che non dipendono da me il live è stato annullato. Questo vuol dire che da oggi in poi tornerò a zanzare (in gergo derubare, ndr) i turisti in spiaggia a Riccione perché altrimenti non vado avanti. Non sto scherzando”. Quella notte (tra sabato e domenica) un centinaio di presunti supporter del rapper aveva messo a ferro e fuoco il centro di Riccione: auto distrutte, finestrini infranti, transenne e cartelli stradali divelti, sassi contro le vetrine (vedi notizia).
Nei giorni scorsi il rapper di origini marocchine, nato a Lecco nel 2001, aveva dichiarato attraverso i social di non c’entrare nulla con gli atti vandalici compiuti a Riccione: “Qualcuno vuole strumentalizzare il mio nome per giustificare una situazione che in quelle zone va avanti da mesi. I veri responsabili di tutto ciò sono gli ignoranti che stanno chiudendo tutti i locali senza lasciare uno spazio per i giovani, per questo la gente si è ribellata e sfogata in quella maniera”. Le indagini dei carabinieri di Riccione per dimostrare una connessione tra i disordini, il post incriminato del rapper e l’annullamento del concerto sono ancora in corso, ma intanto il questore di Rimini, Francesco De Cicco, ha deciso di impedire a Baby Gang di mettere piede in Riviera per i prossimi tre anni.
Il 20enne è stato destinatario anche di un provvedimento di prevenzione Daspo, per la durata di 2 anni, riguardante i locali (bar e discoteche) della Città Metropolitana di Milano. Su di lui pesano anche accuse per rissa, ricettazione, rapina, lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale, porto abusivo di armi, vilipendio della Repubblica e violazione del foglio di via da Milano.