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truffatori scoperti dall'arma

"Per salvare suo figlio dal Covid serve un farmaco costosissimo". Due 80enni truffate

di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 18 ago 2021 17:10 ~ ultimo agg. 19:07
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Una serie di denunce, tra fine giugno e inizio luglio, hanno permesso ai carabinieri di Riccione di avviare delle accurate indagini che hanno portato all’individuazione di due uomini di mezza età dell’est Europa, con base logistica a Rimini, specializzati in truffe agli anziani che vivono soli.

“Buongiorno signora, qui è l’ospedale. Suo figlio è stato ricoverato per Covid e per salvarlo serve un costosissimo farmaco proveniente dalla Svizzera”, era una delle trappole in cui sono cadute due riccionesi di 81 e 87 anni, che hanno consegnato ai truffatori costosi gioielli, denaro contante e ricordi affettivi di valore. Pronta all’occorrenza anche la versione ‘classica’, quella del finto sinistro stradale: “Suo nipote ha avuto un incidente, ora si trova ricoverato in ospedale. Ha bisogno di un delicato intervento, ma per eseguirlo servono molti soldi”.

Le truffe venivano realizzate seguendo sempre o quasi il medesimo schema, come hanno accertato gli investigatori dell’Arma. Dopo la telefonata d’allarme, generalmente proveniente da call center esteri, due uomini incaricati alla riscossione si presentavano nelle abitazioni delle vittime (anziani che vivono soli) per intascare il bottino. Una volta ottenuti oggetti di valore e denaro contante, fuggivano a bordo di un taxi, al cui conducente di turno, ignaro di quanto stava accadendo, veniva richiesto di attendere poco distante. 

Le indagini dei militari della Perla Verde, dirette dalla procura di Rimini, si sono concentrate sull’analisi dei filmati degli impianti di videosorveglianza presenti nelle vicinanze delle abitazioni delle vittime. Gli indizi raccolti sono stati successivamente incrociati con gli elementi maggiormente ricorrenti nei vari episodi di truffa denunciati. Una volta risaliti ai due truffatori dell’est Europa, i carabinieri, d’intesa con l’autorità giudiziaria, hanno predisposto un prolungato servizio di pedinamento al termine del quale li hanno fermati mentre erano a bordo di un’auto a noleggio. Da un’approfondita perquisizione della vettura sono stati scovati in appositi vani e recuperati 2mila euro in contanti, mezzo chilo d’oro e preziosi vari appartenenti alle due anziane riccionesi. Tutta la refurtiva, tra cui figurano ricordi di familiari cari, è stata restituita alle 80enni, che non hanno trattenuto la commozione. 

Sulla coppia di truffatori, che è stata denunciata a piede libero, proseguono le indagini per stabilire se sia responsabile di ulteriori raggiri messi a segno tra Riccione e Rimini.