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Accoglienza

La nuova vita di Ahmad. Da Kabul a Coriano tra integrazione e paure

di Stefano Rossini   
Tempo di lettura 1 min
Gio 26 Ago 2021 11:02 ~ ultimo agg. 28 Mag 21:15
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Ahmad è arrivato tre mesi fa, ai primi di giugno a Coriano, nella casa famiglia dell’Associazione Papa Giovanni XXIII di Monica e Luca, attraverso i corridoi umanitari della Comunità di Sant’Egidio. Dopo tre mesi a sistemare documenti e a imparare i primi rudimenti di italiano, ora ha trovato lavoro come cameriere in un hotel di Riccione.

Ahmad viene da Kabul, ha 18 anni e ha 7 fratelli e sorelle. Il padre e il fratello hanno lavorato per il governo, in ufficio, e abitano in una zona centrale della città. Appena entrati nella capitale, i talebani sono stati a casa loro e hanno picchiato il fratello. Il padre è malato di cuore e non lavora più. Ora dipinge.Ma il vero dramma della famiglia riguarda le sorelle, soprattutto quelle in età da marito – 12 e 20 anni – che ora rischiano il rapimento da parte dei talebani.

“I contatti con la famiglia sono sporadici – racconta Monica – anche se proprio recentemente è riuscito a parlare con il fratello. Ora stanno cercando di mettere i familiari nell’elenco delle persone da imbarcare. Una volta nelle liste però bisogna poi riuscire a raggiungere l’aeroporto e farsi riconoscere, e non è così scontato vista la situazione”.

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