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arrestato dai carabinieri

Impiegato riminese trovato con 700mila euro di sostanze dopanti

In foto: Le sostanze dopanti sequestrate dai Nas
Le sostanze dopanti sequestrate dai Nas
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 29 giu 2021 13:56 ~ ultimo agg. 30 giu 12:24
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Importava dall’estero, attraverso un corriere espresso del tutto estraneo all’inchiesta, chili e chili di sostanze dopanti proibite dalla legge, che sul mercato illegale avrebbero potuto fruttare circa 700mila euro. Un riminese di 47 anni, che lavora in un negozio di sigarette elettroniche e gravita nel mondo del calcio dilettantistico locale, è stato arrestato questa mattina dai carabinieri di Rimini che hanno dato supporto ai colleghi dei Nas di Roma. Le accuse nei suoi confronti sono di importazione illegale dall’estero e detenzione a fini di spaccio di ingenti quantitativi di stupefacenti e sostanze dopanti.

La complessa attività investigativa dei militari del Reparto operativo del Comando carabinieri per la Tutela della salute di Roma, diretta dal sostituto procuratore riminese Davide Ercolani, ha portato dritti dritti al 47enne, bloccato dopo che aveva ritirato dalla sede di un corriere espresso della zona due pacchi di circa 2,8 chili di peso, provenienti dall’estero e contenenti – come analizzato dai Ris di Parma – più di un chilo di nandrolone in polvere, cristalli e liquido, dai quali si sarebbero ricavate circa 40mila dosi di prodotto finito, anabolizzante che secondo le disposizioni nazionali è classificato come stupefacente.

Nei plichi c’erano anche 1,8 chili di altri principi attivi in polvere (drostanolone, trembolone e stanozololo) che, al pari del nandrolone, sono sostanze dopanti vietate in quanto steroidi, inserite nella lista “nera” della Wada. Sono quindi scattate le perquisizioni dei carabinieri sia sull’auto sia nell’abitazione dell’impiegato, dove sono state trovate e sequestrate significative quantità di medicinali di produzione estera, sprovvisti di autorizzazione all’immissione del commercio in Italia. Si tratta di prodotti contenenti altre tipologie di sostanze steroidee anabolizzanti vietate ed “estremamente pericolose per la salute”, spiegano i Nas, come boldenone, metandienone e testosterone, oltre a farmaci soggetti a obbligo di prescrizione medica e vendibili solo in farmacia. Questi ultimi sono farmaci a base di ormoni tiroidei e regolatori delle funzioni metaboliche (levotiroxina sodica e cabergolina), “che vengono impropriamente utilizzati soprattutto nel body building, senza alcun controllo medico, per la perdita veloce di peso e per aumentare i livelli di testosterone e massa muscolare”.

Il riminese, dopo l’arresto in flagranza, è stato portato in carcere in attesa dell’udienza di convalida. L’arresto è scattato a conclusione di un’operazione speciale sotto copertura di ritardato sequestro e consegna controllata di stupefacente, autorizzata dalla Procura di Rimini e sotto la supervisione dalla Direzione centrale per i Servizi antidroga. Fondamentale per il buon esito dell’inchiesta la collaborazione coi Nas e l’Ufficio Investigazioni della direzione Antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.