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arrestato dalla polizia

Attira in casa una 19enne con una scusa e tenta di stuprarla

In foto: repertorio
repertorio
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 27 mag 2021 18:01 ~ ultimo agg. 28 mag 14:49
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Con la scusa di sistemare un tapparella difettosa l’ha attirata in casa e ha cercato di violentarla. La vittima, una ragazza di 19 anni, si è ribellata con tutte le sue forze e dopo alcuni minuti interminabili è riuscita sottrarsi dalla grinfie del suo aggressore, un 40enne riminese, arrestato dagli uomini della Squadra Mobile e dagli agenti delle Volanti.

Lo stupro, per fortuna non riuscito del tutto, è avvenuto ieri a Rimini. Secondo la ricostruzione degli investigatori della questura, la 19enne stava passeggiando in strada quando il 40enne dal balcone del suo appartamento le ha chiesto aiuto: “Ho una serranda bloccata, ma da solo non riesco a sistemarla anche a causa di un problema fisico. Mi daresti una mano?”, questa a grandi linee la richiesta dell’uomo. La giovane si è generosamente offerta di aiutarlo ed è salita in casa, ma una volta dentro si è accorta di essere finita in una trappola. Il 40enne, infatti, non aveva alcun bisogno di aiuto.

Lei a quel punto ha cercato di allontanarsi, lui però l’ha raggiunta e afferrata per le braccia, poi ha incominciato a palparla dappertutto. La giovane ha urlato e si è divincolata con forza, poi è uscita sul terrazzo dove però è stata nuovamente aggredita. Questa volta il 40enne riminese, impugnando un coltello da cucina, l’ha trascinata a terra e le è salito sopra afferrandola per il collo con entrambe le mani.

Le grida disperate della giovane sono state per fortuna avvertite da un vicino, che è sceso in strada e ha visto l’uomo, con il coltello tra i denti, a cavalcioni su di lei. Compresa la gravità della situazione è corso verso l’abitazione per chiamare la polizia, ma proprio in quel momento la ragazza, dopo l’ennesima colluttazione, è riuscita a fuggire. Quando i poliziotti sono arrivati sul posto, hanno suonato all’appartamento del 40enne per farsi aprire. Non ricevendo alcuna risposta, si sono arrampicati fino al balcone e sono entrati. Lui era in camera da letto che ascoltava la musica con le cuffie. Poi, davanti alle insistenti domande degli agenti, ha finto di non sapere nulla.

Il coltello con il quale aveva minacciato la vittima è stato recuperato in casa del vicino, essendo la 19enne riuscita a sottrarglielo prima di fuggire. La vittima è stata trasportata sotto shock al pronto soccorso dell’ospedale Infermi di Rimini, dove è stata visitata e poi dimessa con una prognosi di 5 giorni a causa di alcune piccole lesioni riportate nel corso della violenta aggressione e causate in parte da alcuni morsi che il 40enne le aveva dato sulle braccia nel tentativo di bloccarla.

Al termine degli atti di rito, il riminese, su disposizione del pm di turno, Luca Bertuzzi, è stato condotto nel carcere dei Casetti di Rimini con l’accusa di violenza sessuale aggravata