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il prepartita del tecnico

Verso Rimini-Lentigione, Mastronicola: "Siamo in emergenza, serve una grande gara"

In foto: Alessandro Mastronicola
Alessandro Mastronicola
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
sab 24 apr 2021 13:45 ~ ultimo agg. 25 apr 12:33
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Continua il tour de force del Rimini, che domani (domenica) torna in campo al Romeo Neri, alle ore 15, per il recupero della terza giornata del girone di ritorno contro il Lentigione. Si affrontano terza e quarta in classifica, ma a separare i biancorossi dagli emiliani ci sono ben 13 punti. Una sfida che il Rimini dovrà giocare senza Nigretti (per lui lesione al tendine d’Achille e stagione finita), Canalicchio (squalificato e comunque infortunato per una scarpata al volto che gli è costata 11 punti di sutura) e Valeriani. In pratica, difesa da inventare.

Mister Mastronicola, arrivate a queste gara un po’ in emergenza.

“Sì, inutile nasconderlo, siamo in emergenza, però questo non deve essere un alibi. Affrontiamo un avversario tostissimo, il più in forma del campionato, che vanta una serie di risultati utili che fa paura, ma abbiamo le potenzialità, al di là delle assenze, per fare bene”.

Vista la caratura dell’avversario, evitare di andare sotto nel punteggio, come accaduto nelle ultime gare, diventa ancora più importante.

“Mi auguro di non dover inseguire anche domani, dobbiamo stare sul pezzo fin dai primi minuti, essere compatti. Il non poter sbagliare ci crea tensione, ci condiziona un po’ e il giocare ogni tre giorni comincia a pesare: da marzo abbiamo staccato un solo giorno, a Pasqua. Ai ragazzi comunque posso rimproverare poco perché stanno dando il 110% in tutto”.

Nelle ultime gare avete concesso gol evitabili: come se lo spiega?

“Facciamo errori evidenti, purtroppo sta diventando una costante. Non si tratta solo del singolo, ma dell’intero reparto. Tra di noi ne abbiamo parlato e riparlato, serve correggere questo difetto quanto prima. Anche perché il Lentigione è una squadra veloce, rapida, forte nell’uno contro uno, a cui non puoi regalare nulla. Domani serve una grande gara”.

Dobbiamo aspettarci un Rimini più attendista?

“No, metterò in campo quanti più giocatori offensivi possibili, anche sugli esterni. Non snaturerò il nostro modo di giocare”.

Quindi, vista anche l’emergenza, nessun cambio di modulo?

“A inizio gara sicuramente non cambieremo perché non è redditizio, a partita in corsa invece non lo escludo. Ma al di là dei moduli, serve maggiore lucidità, serve capire meglio i momenti della gara”.

Gomis centrale può essere una soluzione?

“Più no che sì, ma sicuramente domani gioca”.

In avanti Ambrosini, Casolla e Vuthaj sono in tre per due maglie.

“Di sicuro due giocano e uno va in panchina. Scherzi a parte, ho la fortuna di poter scegliere tra tre attaccanti forti, con caratteristiche diverse. Ambrosini potrebbe partire dall’inizio, ma non ho ancora deciso”. La sensazione è che possano giocare dall’inizio Ambrosini e Vuthaj.

Lo staff dirigenziale è stato rinnovato in corsa. Cambia qualcosa?

“A livello di campo non cambia nulla. Con il ds Maniero ci stiamo conoscendo, parliamo tanto di tutto. La prima cosa che ci siamo detti è che il Rimini viene prima di tutto. Con lui sto avendo un riscontro positivo, c’è lealtà reciproca. Bresciani (responsabile dell’area tecnica, ndr) invece è stato un mio compagno di squadra, ma fuori dal campo lo conosco poco. Anche con lui c’è un confronto leale, credo sia così che debba essere”.

State pensando insieme al Rimini del futuro?

“Al futuro non penso e nemmeno mi preoccupa, devo fare il massimo e poi tireremo le somme. Il nostro obiettivo è quello di finire il campionato al meglio, poi è ovvio che intanto i dirigenti inizino a lavorare per la prossima stagione”.

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