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il risveglio di primavera

Riapertura luoghi della cultura. Piscaglia: a Rimini siamo pronti

In foto: Rimini; 01/02/2021: Assessorato Turismo Ufficio stampa, primo giorno riapertura dei musei, visitatori, Museo della Città ©Riccardo Gallini /GRPhoto
Rimini; 01/02/2021: Assessorato Turismo Ufficio stampa, primo giorno riapertura dei musei, visitatori, Museo della Città

©Riccardo Gallini /GRPhoto
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 13 apr 2021 13:31
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Cominciano a farsi strada, a livello nazionale, ipotesi concrete di riaperture anche per i luoghi della cultura. Il Ministro Franceschini sta valutando insieme al comitato scientifiche protocolli e regole, con la speranza che le maglie siano più larghe rispetto al 25% di capienza inizialmente ipotizzato. Sul tema interviene l’assessore alla cultura Giampiero Piscaglia: “Noi a Rimini siamo pronti” con visite guidate, percorsi nella storia, per arrivare ad agosto con l’opera.

 

Questi sono giorni di attesa, in cui siamo aggrappati ai numeri del presente, ma per necessità e speranza proiettati con lo sguardo in avanti. L’obiettivo a cui si aspira è quello di poter vivere una seconda metà di primavera che possa davvero essere un risveglio, tanto per le attività economiche e i servizi, quanto per tutto il comparto della cultura e dello spettacolo, ancora fermo al palo e per molti mesi non ha avuto reali prospettive di ripartenza. Oggi, finalmente, quell’orizzonte c’è: la ‘zona arancione’ significa ancora musei, teatri, cinema chiusi, con tutto ciò che questo significa anche in termini economici e sociali, ma oggi siamo ragionevolmente nelle condizioni di pensare a maggio come il giro di boa, l’inizio di una nuova stagione d’arte, di cultura e di spettacolo. In queste ore il Ministero si sta confrontando con il comitato scientifico per definire i protocolli e le regole, con ipotesi di maglie più larghe per quanto riguarda la capienza massima consentita nei locali al chiuso o all’aperto rispetto a quanto ipotizzato in una prima fase. Proposta che metteva il paletto del 25% della capienza, per un massimo di 200 posti nei locali al chiuso e 500 all’aperto. L’augurio è che le richieste di Franceschini possano trovare un riscontro nelle indicazioni dei tecnici, per rendere davvero sostenibile a livello di gestione organizzativa ed economica la ripartenza. Attendiamo quindi che dalla concertazione tra tecnici e governo si arrivi alla definizione di linee guida chiare per poter essere nelle condizioni, quando la situazione epidemiologica lo consentirà, di riaccendere subito le luci dei nostri luoghi d’arte e di cultura, partendo già da maggio. Noi siamo pronti a partire, con protocolli già messi a punto per garantire per usufruire delle nostre proposte in piena sicurezza.   

I Musei Comunali ad esempio, forti anche della grande richiesta registrata durante la riapertura nel periodo di zona gialla a febbraio, hanno già allestito un ampio calendario di visite guidate per scoprire la bellezza della città e il suo ricco patrimonio culturale ed artistico. Percorsi attraverso la Rimini romana, seguendo gli artisti del Trecento riminese, quelli della corte dei Malatesta e della Rimini del Seicento, fino ai ‘due riminesi nel mondo’, Fellini e Gruau. Inoltre, non mancheranno le visite guidate alla collezione di opere d’arte contemporanea allestita al Part – Palazzi d’arte Rimini e quelle al Teatro Galli, dove in questi giorni sono in corso le prove dell’Aroldo, l’opera di Giuseppe Verdi che sarà allestita alla fine di agosto. Stiamo intanto progettando l’estate, quando riproporremo la formula delle arene diffuse sul territorio, dopo la fortunata esperienza dello scorso anno. Noi siamo pronti