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Parco Stefano Cerni. Plauso di Bertozzi (Pd), Zilli (FdI) chiede meno demagogia

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 24 mar 2021 11:39 ~ ultimo agg. 11:41
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Via libera in commissione consigliare all‘intitolazione di un’area verde ai Padulli, tra via Carmen e via Guglielmo Tell, a Stefano Cerni. Stefano è il giovane riminese investito da un’auto e ucciso nel 1994, a soli 17 anni, mentre si era fermato per soccorrere un cagnolino ferito sulla Statale Adriatica. A lui è intitolato anche il canile comunale. Qualche mese fa l’assessore Sadegholvaad aveva chiesto pubblicamente di intitolargli una via. “Credo che l’individuazione di questo parco ai Padulli – commenta il consigliere del Pd Simone Bertozzi, che mi vide in prima linea per la creazione dell’area sgambamento, sia una scelta molto pertinente. E dal grande valore simbolico. Rendiamo onore a questo piccolo grande riminese e al suo amore per gli animali”. Il consigliere ha anche chiesto, tra l’altro, all’assessore Montini di implementare il nuovo parco “Stefano Cerni” con l’installazione di altri giochi per rendere l’area più fruibile a chi vive il quartiere. Favorevole all’intitolazione anche il consigliere di Fratelli d’Italia Filippo Zilli che però richiama l’attenzione dell’amministrazione su altri aspetti parlando di “demagogia animalista ad orologeria”. Zilli infatti evidenzia come, ad esempio, l’attuale canile sia “una struttura vecchia” e “priva di servizi”. “Dobbiamo ringraziare genuflessi – dice – i volontari ed operatori che ci lavorano giorno e notte”. Il consigliere ricorda che nel 2019 fu approvato il progetto per il nuovo canile (e gattile) di Rimini con un finanziamento da 2 milioni di euro, da costruire nell’area dell’ex polveriera di Spadarolo su un terreno di 47 mila mq. “Di questo progetto però, purtroppo, non si è più saputo più nulla. Che fine ha fatto?” chiede.
Zilli pone all’attenzione dell’amministrazione anche altre due attuali problematiche legate agli animali. La prima è la chiusura, in zona rossa, delle toelettature equiparate ai servizi alla persona da parte del Governo. “La regione Toscana ha già disposto la riapertura delle attività – dice Zilli – ed il comune di Rimini dovrebbe attivarsi, così come stanno facendo altri comuni emiliano romagnoli, nei confronti della regione per disporre un’ordinanza specifica di riapertura immediata, perché le toelettature sono servizi essenziali ed igienico sanitari per i nostri animali e noi famiglie che li ospitiamo”.
C’è poi il tema della balneazione dei cani in mare e delle passeggiate sulla battigia concesse dal comune, in estate, solo tra le sei e le otto del mattino e tra le 19 e le 21 e solo nei bagnini che si adeguano a livello normativo. “Sicuramente un passo in avanti, già compiuto nel 2018 – commenta il consigliere –, rispetto al passato in cui era vietato, ma non ancora sufficiente e soprattutto non funzionale”. E infine Zilli evidenzia anche criticità relative ad aree sgambamento e aree verdi: “solo nel comune di Rimini sono censiti 19.299 cani e 4.648 gatti. Le esigenze legate al mondo degli animali, e dei propri padroni, sono tante. E’ quindi necessario investire maggiormente sulle aree verdi nel territorio riminese e in aree sgambamento meglio attrezzate, curate ed ombreggiate con piantumazioni, con uno stanziamento di fondi nel capitolo di spesa legato alla “straordinaria del verde”, purtroppo decisamente incapiente per soddisfare tutte le richieste ed esigenze”.

Di fronte a tutto quanto detto sopra, il comune cosa fa?” – attacca Zilli – “decide di apporre un cartello in ferro nel nuovo parco ai Padulli, che invece trova il tempo che trova, facendosi grande nei confronti degli animalisti e dimostrandosi sensibile al tema. Chiedo all’amministrazione di porre in essere azioni serie e concrete nei confronti degli animali, non demagogiche”.