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la perquisizione della polizia

In casa nasconde droghe sintetiche e anabolizzanti, arrestato 23enne riminese

In foto: il sequestro della polizia
il sequestro della polizia
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 22 mar 2021 16:35 ~ ultimo agg. 23 mar 10:22
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Erano intervenuti per sedare una lite in strada tra due giovani, ma al loro arrivo non hanno trovato nessuno. I poliziotti della questura di Rimini, però, si sono accorti che un ragazzo li stava spiando da un balcone di un appartamento di Marina Centro. Vistosi scoperto, è stato proprio lui a raccontare di aver avuto un litigio in strada poco prima con la sua ex: “Ma adesso è tutto risolto”. Solo che gli agenti non gli hanno creduto e sono voluti entrare nell’abitazione per scambiare quattro chiacchiere.

Appena entrati, il giovane – un 23enne programmatore riminese – si è mostrato nervoso e impacciato. Mentre esibiva i propri documenti i poliziotti hanno notato sopra una scrivania la presenza di un bilancino di precisione elettronico con tracce di polvere bianca sul piatto. “Faccio uso di anabolizzanti e il bilancino mi serve per miscelare le varie componenti”, è stata la giustificazione del giovane, che poi ha estratto di sua spontanea volontà un flaconcino di Nandrolone.

Anche in questo caso gli agenti non si sono fidati e hanno perquisito l’appartamento convinti di trovare della droga. E così è stato. Infatti hanno sequestrato 9 grammi di eroina, 9 grammi di metadone, 250 grammi di anfetamina e 400 grammi di Mdma, un sacchetto contenente centinaia di capsule vuote gelatinose ad uso farmaceutico, dei flaconi in vetro sigillati e privi di etichettatura, una confezione di testosterone e cinque grosse siringhe pronte per l’uso.

Il riminese, che a quel punto ha dichiarato di aver acquistato sul web l’intero stock, è stato condotto in questura e arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Questa mattina, dopo la convalida dell’arresto, è stato rimesso in libertà senza nessun obbligo. Il suo avvocato, infatti, ha chiesto i termini a difesa e il 23enne, in attesa del processo per direttissima, potrà fare la sua vita.