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Ad un anno dal lockdown, la storia si ripete

In foto: La Vecchia Pescheria deserta è l'emblema della zona rossa (8 marzo 2021)
La Vecchia Pescheria deserta è l'emblema della zona rossa (8 marzo 2021)
di Lamberto Abbati   
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lun 8 mar 2021 19:08 ~ ultimo agg. 9 mar 12:08
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Un anno fa a Rimini scattava il lockdown. Proprio oggi la città è tornata in zona rossa e il tempo, purtroppo, sembra essersi fermato a quei giorni.

Sembra di essere tornati indietro di un anno. Era l’8 marzo 2020 quando a Rimini scattava il lockdown: vietato uscire di casa se non per acquisti di prima necessità o per recarsi a lavoro, strade deserte e silenzio assordante. Oggi, a un anno di distanza, verrebbe da dire che è cambiato poco o nulla. La provincia è zona rossa, il virus dilaga e gli spostamenti sono limitati al massimo. Il centro di Rimini, oggi come allora, è desolatamente vuoto. Le saracinesche della maggior parte dei negozi sono abbassate, molti bar preferiscono rimanere chiusi. Persino alcune edicole fanno orari ridotti.

Poche le persone a passeggio nel corso. Qualcuno esce per fare la spesa, qualcun altro si reca in farmacia per acquistare medicinali. Ma c’è anche chi attende i risultati del tampone rapido: “Per fortuna siamo negative, però che paura”, confessano mamma e figlia che si abbracciano per la contentezza.

L’immagine della Vecchia Pescheria completamente vuota è l’emblema del nuovo lockdown. Fino a qualche settimana fa, soprattutto nel weekend, era stracolma di giovani. Ora, invece, accoglie solo un venditore di fiori. Poliziotti e carabinieri sorvegliano piazza Cavour e piazza Tre Martiri. I controlli in queste due settimane di zona rossa verranno intensificati, ci fanno sapere. Proprio come un anno fa, un anno di convivenza forzata con un virus che non abbiamo ancora sconfitto.