Indietro
menu
Camera di Commercio

Assunzioni previste: per la prima volta il commercio supera il turismo

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 19 gen 2021 14:51
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Sono 5.450 le assunzioni previste in provincia di Rimini nel primo trimestre del 2021. 1.810 nel solo mese di gennaio. Lo rileva il bollettino mensile sui fabbisogni occupazionali diffuso dalla Camera di Commercio della Romagna. L’82% delle assunzioni previste riguarda lavoratori dipendenti (tempo determinato, indeterminato, apprendisti, altri alle dipendenze) in larga parte nel settore dei servizi di alloggio e ristorazione (1.390 nel trimestre) dove si registra comunque un calo dovuto anche al posticipo del Sigep a marzo. A gennaio, mese in cui solitamente si svolge la manifestazione, per la prima volta infatti il maggior numero di entrate è per il commercio, 310 (920 a fine trimestre). Ci sono poi le costruzioni (270 e 640, in espansione), i servizi alle persone (170 e 580), e i servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (160 ingressi per il mese di gennaio e 380 per il primo trimestre 2021).

Le previsioni di assunzioni per i giovani under 30 riguardano il 25% dei casi, mentre il 12% delle entrate previste è destinato a personale laureato. Si tratta di percentuali in aumento rispetto al mese precedente. Il 19% delle assunzioni programmate riguarda dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (30%), ma in trend crescente.
Le imprese che prevedono comunque difficoltà a trovare i profili desiderati sono il 32%.
Il rapporto Excelsior evidenzia anche alcune tendenze che hanno caratterizzato la ripartenza delle imprese post Covid: il 45% ha investito in internet alta velocità, cloud, mobile, big data analytics (contro il 31% in periodo pre Covid); il 44% ha adottato nuove regole per sicurezza sanitaria (contro il 25%) e il 39% si è concentrata nell’analisi dei comportamenti e dei bisogni dei clienti (contro il 29%).