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Luci, folla e polemiche

Luminarie e assembramenti, la Tosi parla di filmati artefatti. Pd e Riccione Civica all'attacco

In foto: dal fb Città di Riccione (foto Casalboni)
dal fb Città di Riccione (foto Casalboni)
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 6 dic 2020 16:57
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Non si placano le polemiche sulla giornata di accensione delle luci di Natale a Rimini ma soprattutto a Riccione (vedi notizia). In una intervista a Tpi il sindaco della Perla Verde Renata Tosi ha rigettato tutte le accuse al mittente parlando di “un attacco politicizzato da parte di presidente della provincia e di quello della regione. La Regione non accetta che Riccione abbia cambiato colore”. La Tosi parla poi di filmati artefatti e politicizzati” con “immagini che sono state allargate” per far apparire la folla più numerosa. Una folla, precisa, in cui tutti indossavano le mascherine.

Oggi sul tema si scatena la politica riccionese. In primis il Pd che commenta l’intervista rilasciata dal sindaco. “Immaginiamo che domani mattina il sindaco senza indugio alcuno si presenterà alla stazione dei carabinieri di Riccione per presentare un esposto contro ignoti o direttamente una querela contro il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, il presidente della provincia di Rimini, Riziero Santi e contro il segretario del Pd di Riccione, per aver proditoriamente manomesso un filmato e averlo diffuso sui social network, con il preciso scopo di delegittimare il suo operato e la sua figura di sindaco di Riccione” si legge nella nota. “Se non dovesse farlo – prosegue il Pd –, la sua intervista al canale TPI, nella quale con sagace puntualità rivolge queste accuse ai rappresentanti istituzionali della regione e della provincia e al Pd, segnerà il suo suicidio politico“. Il Partito Democratico parla di scuse “puerili” e “fantasiose in merito alla manomissione del filmato che “è stato in verità girato e diffuso, dal consorzio Viale Ceccarini, che certo non è un covo di bolscevichi.” Il Pd prosegue e non va per il sottile: “mentre gli argini della responsabilità istituzionale e della serietà personale che il suo ruolo e la sua funzione imporrebbero, cadono sotto le sue ormai ripetute e velleitarie esternazioni, la città indifesa guarda attonita e preoccupata ai mesi che la dividono dalle prossime elezioni amministrative che immancabilmente segneranno la fine di un incubo per Riccione e per i suoi cittadini“.

Quanto accaduto nella giornata di inaugurazione delle luminarie in Viale Ceccarini è lo spaccato di come intende “la politica” questa amministrazione“. Questa invece la posizione di Riccione Civica che parla di populismo a tutti i costi e si salvi chi può“. “Capiamo perfettamente – prosegue la nota – lo stato d’animo di chi ha pagato un prezzo altissimo, soprattutto di vite umane ed in seconda battuta un prezzo economico incalcolabile. Ma una cosa è certa: come si fa a non capire che sarebbe andata a finire così? Come si fa non prevedere che la scelta di “pompare” questo evento avrebbe portato in centro una massa di persone in modo ingestibile? Come si fa a non comprendere che questo scenario avrebbe colpito la sensibilità di migliaia di persone costrette a rinunciare anche alle più elementari consuetudini sociali, soprattutto durante il Natale? Come si fa a non capire che ci sono moltissime attività economiche che saranno ancora per molto tempo non praticabili?
Secondo Riccione Civica è mancato il “buon senso” perché “si sarebbero dovuti concentrare gli sforzi su chi ha bisogno di sopravvivere al “quotidiano” e piuttosto, focalizzare gli investimenti sulla prossima stagione 2021“. “Cosa sarebbe costato un piccolo sacrificio di consensi per un grande gesto di buon senso? Probabilmente l’onestà intellettuale ed umana di chi probabilmente non potrà mai avere questa matrice nel guidare la nostra comunità” conclude Riccione Civica.