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presa di posizione tardiva

Eolico. Frisoni: finalmente il sindaco si è schierato

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 22 nov 2020 10:39 ~ ultimo agg. 10:48
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Il consigliere di Rete Civica Davide Frisoni è felice che il sindaco di Rimini Andrea Gnassi si sia schierato contro il campo eolico al largo di Rimini, ma rivendica come sia stato l’unico, quando ancora era in maggioranza, a votare contro insieme all’opposizione nel consiglio comunale del 15 luglio 2020.

Presi una posizione netta e contraria a “questo” progetto e fui l’unico della maggioranza a votare con la minoranza. Insisto a dire a “questo” progetto e non in generale a progetti di produzione di energia alternativa sui quali concordiamo e che vogliamo sostenere. Ma questo progetto è vecchio, invasivo, troppo costoso, poco funzionale e con ricaduta sul territorio nulla!
In quell’occasione posi una serie di domande che non hanno ancora ricevuto risposta né da Energia Wind 20202 (una s.r.l. con capitale sociale da 10.000,00 euro) né dal Presidente Santi (sostenitore politico/ideologico a prescindere dell’opera) né tantomeno dal Ministero. Le ripongo anche in questa occasione. Il Comune sarà costretto a fare espropri forzati perché l’impianto sotterraneo dovrà partire da Bellariva e arrivare alla centrale Terna a San Martino in Venti. Chi paga gli espropri? Chi paga le inevitabili cause contro gli espropri? Perché non è previsto un “fondo fine vita” dell’impianto come accade in nord Europa? Perché nel 2011 la Provincia con Vitali presidente non ha chiesto subito verifiche sulle dimensioni e collocazione delle pale, ben sapendo che sia la pesca che la navigazione avrebbero subito grossi danni? Veramente poco conta la tanto sbandierata rivoluzione Green di una sinistra regionale orientata più agli affari che ad una politica sana per il territorio. Non parteciperò a una nuova forzatura ideologica come quella del TRC che sta portando più danni che benefici”.

E poi un invito al sindaco: “Si costituisca immediatamente come parte civile contro gli esecutori del progetto voluto dal suo partito, altrimenti è il solito brutto gioco delle parti tutto interno al PD“.