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"Non ci sono guerre in atto"

I bagnini di Confindustria: serve fare squadra, non categorie contrapposte

In foto: repertorio
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di Redazione   
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mer 8 lug 2020 15:08
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Il turismo è uno dei settori portanti della nostra economia. I danni causati dalle perdite accumulate in primavera in termini di mancate prenotazioni e cancellazioni e una stagione partita in ritardo, rischiano di mettere in ginocchio un’industria di miliardi, con ricadute amplificate sull’indotto. Lo ricorda Confindustria Romagna.
Per superare la situazione le richieste dei balneari di Confidustria sono più attenzione e grandi investimenti, punti fermi, piani mirati, regole chiare, burocrazia azzerata, incentivi e fondi e allo stesso tempo un forte senso di appartenenza, piena condivisione di intenti e idee concrete.

 “Se vogliamo superare questa crisi occorre fare squadra – dichiara Alessandro Lualdi a nome dei bagnini riminesi aderenti a Confindustria RomagnaNei giorni scorsi si è parlato di contrapposizioni fra bagnini ed albergatori sulla questione dei prezzi, ma teniamo a precisare che non ci sono guerre in atto. In un momento così difficile per il turismo riminese e in generale, è importante che le varie categorie interessate facciano sistema, non solo per salvaguardare i propri interessi imprenditoriali, ma soprattutto per proteggere l’immagine della nostra riviera.  Per questo è importante che si agisca con obiettivi condivisi e con una visione comune, ovviamente nel pieno rispetto del diritto di ogni impresa di esercitare le proprie scelte imprenditoriali, di muoversi nel libero mercato come meglio crede e di sostenere la libera e leale concorrenza. L’auspicio è che questa crisi imprevista, dovuta alla pandemia di Covid-19, che vede il comparto del turismo essere fra quelli più colpiti, possa offrire nuove opportunità e nuovi metodi di confronto tra i vari soggetti protagonisti di questo strategico settore”.