Indietro
menu
Voto a settembre 2021

Elezioni Rimini. Sacchetti (pd): tutto dipende dall'autunno

In foto: Filippo Sacchetti
Filippo Sacchetti
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 7 lug 2020 12:16 ~ ultimo agg. 12:17
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Anche il segretario provinciale del Pd, Filippo Sacchetti, dice la sua sull’avvio del percorso che porterà il prossimo anno ad eleggere il nuovo sindaco di Rimini (vedi notizia). Al voto anche Cattolica, Novafeltria, Pennabilli e Montescudo – Montecolombo. Le urne, se sarà mantenuta la finestra 2020, secondo Sacchetti saranno aperte nel mese di settembre 2021. Per il segretario del Pd, sarà la stagione autunnale il crocevia “tra le valutazioni sulla ricaduta economica e sociale della pandemia sul nostro territorio, sulla verifica della tenuta sanitaria e all’arresto dei contagi, ma anche sulla tenuta politica e istituzionale.” Sacchetti plaude all’operato dell’amministrazione Gnassi da cui, spiega, sarà necessario partire anche per la ricerca del candidato e della squadra. Senza dimenticare l’apertura alla città e ai suoi protagonisti.

L’intervento di Filippo Sacchetti, segr. provinciale Pd

Ieri sera nella direzione del pd di Rimini abbiamo avviato un percorso verso le elezioni comunali del prossimo anno. Elezioni che se mantengono la finestra del 2020 saranno a settembre. Tutto dipende da cosa succederà questo autunno in ordine all’emergenza covid. Una stagione autunnale di crocevia tra le valutazioni sulla ricaduta economica e sociale della pandemia sul nostro territorio, sulla verifica della tenuta sanitaria e all’arresto dei contagi, ma anche sulla tenuta politica e istituzionale. In questo quadro avremo la dimensione dei problemi e delle politiche necessarie per risolverli. Nuove priorità e nuovi orizzonti vanno presi in considerazione per entrare in sintonia con un mondo che cambia di continuo. Allo stesso tempo, partiamo per un percorso con una valigia piena di idee e progetti per la città che vanno consolidati e rilanciati perché sono i cardini su cui si sono costruiti questi ultimi 10 anni. Due mandati di grande e profondo cambiamento per Rimini aggregando un crescente consenso in città, del quale proprio ieri il Sole 24 ore ha dato nuovo e tangibile riscontro. Oltre i sondaggi c’è il lavoro di una amministrazione comunale che trova compimento nei progetti che cambiano il modello di sviluppo e l’idea di qualità della vita. Sistema fognario, mobilità sostenibile, zero consumo di suolo, motori culturali, rigenerazione del lungo mare. Da quello si riparte come tratto fondante di un progetto politico aperto….aperto a tutti coloro che si riconoscono nella Rimini in movimento, nella città che cambia, nella città aperta che accoglie e mai respinge. Un progetto aperto a chi ha idee, cittadini e realtà organizzate. Io penso che il nostro progetto sia aperto a tutti coloro che non si riconoscono nella destra di Salvini e Meloni, chi non accetta la paura, la discriminazione, la chiusura, la becera propaganda sulla pelle di chi soffre. Rimini apre le sue porte e dentro questa cornice andremo a costruire le proposte di programma da confrontare dentro un’alleanza che prima di tutto deve vivere nella città e nei suoi protagonisti.
La scelta del candidato e della squadra saranno di conseguenza e coerenti alle premesse, alla visione di futuro, all’innovazione, alla capacità di essere ancora in sintonia con questa città che grazie al lavoro di questi anni suona bene nelle orecchie di mezza Europa, città italiana e protagonista della crescita regionale e romagnola. 

E l’apertura all’innovazione al civismo e alla città, vale anche per le altre quattro realtà al voto in provincia che sono Cattolica, Novafeltria, Pennabilli, Montescudo-Montecolombo.