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Lamentano pochi aiuti

Cna e Confartigianato preoccupate: cosa succede a Cattolica?

In foto: via fiume a Cattolica
via fiume a Cattolica
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 19 giu 2020 17:18
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Avvicendamenti politici che scuotono la città (cit. abbandono del vicesindaco Antonioli), ma soprattutto assenza di misure economiche a sostegno delle imprese e mancanza di condivisione delle decisioni che vengono prese dall’Amministrazione. Ad esprimere preoccupazione sulla situazione cattolichina sono CNA e Confartigianato. Le due sigle spiegano che sono state diverse le proposte presentate al comune dalle loro Associazioni di categoria, che rappresentano circa 600 imprese cattolichine, ma che non hanno ottenuto riposta. Tra le altre l’abbassamento dell’IMU alle realtà imprenditoriali, la rimodulazione della tassa sui rifiuti, la cancellazione del canone sul suolo pubblico per tutte le attività. Le associazioni citano ilc aso virtuoso di Bellaria, “dove un fondo da 1 milione e 142mila euro è stato destinato in buona parte alla cancellazione o abbassamento delle imposte di competenza comunale. Ma sono numerosi i Comuni già intervenuti in questa direzione“.

Al netto della cancellazione della COSAP e della possibilità di occupare porzioni aggiuntive di suolo pubblico a titolo gratuito e solo per alcune attività (misure peraltro che hanno la paternità del governo centrale e non del Comune), allo stato attuale a Cattolica non ci sono nuove misure a sostegno delle imprese“.

O almeno non se ne ha conoscenza. E qui veniamo al secondo aspetto della nostra riflessione: l’assenza di condivisione. Negli ultimi 7 mesi e mezzo -e nonostante l’emergenza Covid richiedesse, a nostro avviso, un confronto frequente- la Consulta attività economiche e turismo si è riunita solo 2 volte. In quella sede non è stato presentato il piano turistico della città, non è stata fatta menzione al nuovo logo “Enjoy Cattolica”, non si è parlato delle modifiche alla viabilità di un’arteria principale per la città come via Fiume e non si è nemmeno discusso della riprogrammazione e degli eventi per l’estate 2020″.

Crediamo che temi con ricadute economiche così importanti per le imprese della città, debbano essere condivisi con tutte le Associazioni di categoria, soprattutto con quelle maggiormente rappresentative. In una città a forte vocazione turistica come la nostra, dove ogni attività economica è in qualche modo connessa al turismo, riteniamo inopportuno condividere il percorso solo con alcuni attori. Rimaniamo però fiduciosi che già dai prossimi giorni si possa costruire un percorso condiviso per il bene di tutte le imprese della nostra città“.