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su aniticipo ai dipendenti

Cassa integrazione Millepiedi. L'intervento di Confcooperative

In foto: repertorio
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di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 6 mag 2020 13:54
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Nella querelle tra sindacati e cooperativa Millepiedi in merito all’anticipo della cassa integrazione (vedi notizia) interviene anche la Confcooperative Ravenna-Rimini che ha, insieme alle parti, stipulato l’accordo. “Il sindacato – scrivono – avrebbe potuto proporre un momento di confronto con tutti i firmatari degli accordi in questione. Confcooperative Ravenna-Rimini avrebbe sicuramente partecipato all’incontro e fatto emergere la piena correttezza delle azioni intraprese dalla cooperativa Il Millepiedi. Ora, più che mai, c’è bisogno di dialogo e non di accuse che rischiano solo di inasprire un momento già molto delicato”.

Ricorda poi che “l’accordo stipulato tra i sindacati, la cooperativa Il Millepiedi e Confcooperative Ravenna-Rimini, in data 6 aprile, di natura non obbligatoria, prevedeva che il fondo di integrazione salariale (Fis) potesse essere anticipato dalla cooperativa ai propri lavoratori se ci fossero state le condizioni finanziare per farlo. Cosa che è avvenuta per il mese di febbraio, un dettaglio forse trascurato dalla Cgil. Con il perdurare della chiusura di tutte le attività e delle prestazioni svolte dalla cooperativa sociale (che opera in campo educativo) la disponibilità finanziaria dell’impresa è venuta ovviamente meno, rendendo impossibile anticipare il Fis ai propri lavoratori (si parla di una compagine di circa 380 soci e lavoratori). La cooperativa ha quindi optato, secondo quanto previsto dall’accordo, per il pagamento diretto da parte dell’Inps. Una scelta, resa nota in sede di accordo a tutti i firmatari e dettata dal bisogno di salvaguardare la tenuta economica dell’impresa e l’occupazione in modo da poter essere in grado di ripartire quando se ne presenteranno le condizioni. Confcooperative chiarisce  inoltre – rispetto a quanto affermato dal sindacato – che al Fis contribuiscono sì datori di lavoro e lavoratori, ma in questo specifico caso, con la causale COVID prevista dal D.L. 18 (Cura Italia) utilizzata nell’accordo, si attinge a risorse dello Stato”.

 “Altro aspetto trascurato dalla Cgil è che Il Millepiedi si è resa disponibile verso i propri lavoratori all’anticipo del Tfr. La cooperativa, come molte altre associate a Confcooperative, sta mettendo in atto uno sforzo di eccezionale portata per affrontare la ri-progettazione dei servizi e salvaguardare il futuro dei propri soci e dei propri lavoratori”.