Positivo in hotel? Rinaldis: limitare responsabilità o molti non apriranno
Tante parole, tante ipotesi ma ancora poche certezze. A dirlo è la presidente degli albergatori riminesi Patrizia Rinaldis che mette in fila i tanti punti interrogativi per il settore della ricettività turistica: c’è il tema della sicurezza, dei costi per adeguarsi alle nuove prescrizioni, della liquidità economica ma, a far stare poco tranquilli gli albergatori, anche l’eventuale responsabilità civile nel caso ci siano casi di positività all’interno della struttura. “Abbiamo coinvolto anche i nostri legali. Se non ci sono garanzie molti stanno pensando di non aprire” ha detto la Rinaldis alla trasmissione Tempo Reale.
“Noi possiamo garantire ai clienti il rispetto di tutte le misure di sicurezza che saranno previste ma, visto che non siamo ufficiali sanitari, non possiamo chiedere di essere informati ad esempio su eventuali stati febbrili o altro. Bisognerebbe che ci fosse una deroga anche per limitare le responsabilità degli albergatori.” La Rinaldis fa anche un esempio: “se un ospite dovesse risultare positivo il giorno dopo l’arrivo in hotel cosa accadrebbe? Se gli altri ospiti dovessero sapere che c’è stato un contagiato in albergo si metterebbe a rischio anche quel poco che avremo in questa stagione.” Purtroppo quello che tutt’ora manca sono gli aspetti operativi.