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palestra a cielo aperto

Parco del Mare. Al vaglio accordi per dieci manifestazione di privati

In foto: il cantiere del parco del mare
il cantiere del parco del mare
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 30 apr 2020 15:33
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L’idea è di creare la palestra a cielo aperto più grande d’Europa. Nella nuova idea di un turismo con più spazi all’aria aperto il Parco del Mare di Rimini vuole presentarsi con questa veste. Per i primi due tratti in cui sono partiti i lavori sono otto le manifestazione di interesse dei privati già definite e due in corso di valutazione da parte del comune.

Con l’approvazione avvenuta quest’oggi della variazione di bilancio con cui il Comune di Rimini ‘acquisisce’ il contributo di 8 milioni di euro ottenuto a novembre dalla Regione Emilia Romagna – spiega l’assessore al demanio Roberta Frisoni – , si completa un’altra tessera del puzzle che compone il grande progetto in corso d’opera del Parco del Mare, vale a dire la riqualificazione e rigenerazione del waterfront riminese”.

Il parco del mare aggiunge la Frisoni: “ha il dna di un nuovo modo di fruire la città e fare turismo, alla luce di quanto sta accadendo nel mondo da tre mesi a questa parte. La necessità di più spazio, di più dimensione naturale all’aperto, di vivere e condurre attività in maniera sicura, orientata al pieno benessere e sanitariamente certificata, è già adesso contenuta nei lavori in corso d’opera che trasformeranno il lungomare nella ‘palestra a cielo aperto’ più grande d’Europa”.

Sulle manifestazioni di interesse: “I relativi accordi urbanistici verranno portati in Consiglio comunale nelle prossime settimane, ulteriore passaggio amministrativo di un percorso condiviso e partecipato”.

La settimana scorsa è stato varato il progetto della nuova area di sosta in piazzale Fellini e dei parcheggi su via Paolo e Francesca: “Questo incrementerà anche l’offerta complessiva di sosta per l’area. Rimini deve essere orgogliosa dell’ambizione che porta con sé il Parco del Mare, davvero un intervento per una rigenerazione urbana che ormai rappresenta l’orizzonte necessario futuro per ogni città nazionale e internazionale”.