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Il tempo è scaduto

Gnassi: Da Conte nessuna risposta concreta a ripartenza turismo

In foto: il sindaco ospite di La7
il sindaco ospite di La7
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 27 apr 2020 12:28 ~ ultimo agg. 19:11
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Apprezza la cautela delle ripartenza della fase2, per non vanificare i tanti sacrifici fatti, ma sferra una profonda critica al metodo. Per il sindaco di Rimini Andrea Gnassi gli ultimi provvedimenti annunciati dal Presidente Conte “non rischiarano per nulla il futuro di troppi settori strategici” a partire dal turismo, che genera nel complesso il 20% del Pil italiano. Bene la ripartenza la riapertura di manifattura, tessile, cantieri, ma lo stesso deve valere per il turismo che, ricorda Gnassi, è il settore più colpito dal Coronavirus e quello più complesso da rimettere in moto.

Il problema è quello dei protocolli: sicurezza, modalità, distanziamento negli alberghi e nei luoghi di aggregazione. “Su questo il tempo sta scadendo e forse è già scaduto“. Già dalle prossime ore – afferma Gnassi – è necessario che si definisca un quadro preciso delle cose da fare. Rimini chiede al Governo di comporre immediatamente una cabina di regia organizzativa, in cui virologi, esperti di industria culturale, balneare, hotellerie siano in grado di definire subito e rendere pubblici i protocolli del come si possa riaprire in sicurezza. Ad esempio individuando tutele giuridiche per chi ospita.

Come Emilia Romagna ci mettiamo a disposizione: qui sulla costa da secoli il turismo dialogo con le istituzioni sanitarie e dunque abbiamo il know how, le conoscenze per dare un contributo. Ma prima di tutto occorre darsi una svegliata, seria e non folkloristica: l’industria dell’ospitalità soffre più di ogni altra- le imprese, i lavoratori, gli stagionali- ma adesso quello che non possiamo più attendere sono le certezze operative, insieme all’immissione di liquidità. Non possiamo né più aspettare né più tollerare di portare avanti una discussione su quello che da una parte definiamo un dramma e dall’altra magari pensiamo di banalizzare con il plexiglas o con la distanza tra un ombrellone e l’altro”.
 

Il sindaco tra oggi e ieri è intervenuto anche in diverse trasmissione televisive e radiofoniche nazionali: dal programma di Barbara D’urso su Canale 5, a Coffe Break di la7 e Radio Rai1 in cui ha ribadito l’urgenza di mettere a punto delle azione per fare ripartire il turismo:

” Stiamo studiando protocolli che garantiscano la tutela giuridica per gli operatori turistici, perché col virus dovremo convivere: l’ospite sottoscrive un’autodichiarazione sul suo stato di salute, accetta il protocollo di sicurezza di bagnini e albergatori. Chi contrae il virus sarà allontanato dalla struttura e preso in carico dall’Asl”. Nuovi protocolli e anche nuovi servizi: “Dobbiamo lavorare sull’aumento della qualità dei servizi. A Rimini stiamo lavorando sulle due dimensioni; spazio e tempo. Si allungheranno ad esempio i tempi della fruizione della spiaggia, con pasti e aperitivi sotto l’ombrellone, e come Comune abbiamo messo in campo il progetto Open Space per dare nuovi spazi alle attività. Occorre però una regia nazionale, i comuni potranno dare il loro contributo. Se ad esempio le spiagge cambieranno, servono certezze sulle concessioni balneari”. Il sindaco ha inoltre confermato come si sta partendo coi lavori di manutenzione in spiaggia, “se ci saranno protocolli a livello nazionale che chiariscano le disposizioni, potremmo essere pronti a partire già tra fine maggio e inizio giugno”.